La recensione: a Bordighera il Ristorante del Capo

Bordighera – Ristorante DEL CAPO – Via al Capo 4 – Tel. 328 441 6360

Siamo a Bordighera Alta, la cui grande piazza della chiesa ha luminarie che “fanno” sempre “la festa”. Da qualche anno la movida, per quanto riguarda il “fooding” e la vita serale spensierata per tutte le età, per tutti i gusti e per tutte le borse, si è spostata qui. Questo locale, ultimo aperto tra i diversi ristoranti che hanno cambiato gestione negli ultimi sei mesi, è stato inaugurato il 26 dicembre, piuttosto alla chetichella. I lavori devono essere stati impegnativi. Hanno riattato un antico locale popolare che ora splende tirato a lucido, con interventi di design riusciti, illuminazione calda e rilassante, con gli armadi espongono cristallerie di pregio, le mise en place che sono di argenterie eleganti e non hanno ceduto alla moderna tentazione di non metter le tovaglie; i tavola già pronti, sale pepe e … una rosa  in un tazzino gentile; in un angolo troneggia persino un antico seggiolone per bambini,che fa tanto “famiglia”, gradevole alla vista.

In cucina il patron/cuoco LUCA NAPOLI, un timido che si “barrica” ai fornelli (e non esce a “fare il bello” in sala neanche a pagarlo), che sino a fine estate “officiava” a Baia Beniamin. La sua carta è regolare e il numero di portate offerte prelude a cibi sempre preparati al momento.

Cinque ANTIPASTI (€ 18-35) tra i quali le Capesante, crema di porri, pinoli tostati e cipolla rossa in agrodolce; oppure la Fantasia di pesce crudo e crostacei.

Cinque PRIMI (€ 20-26) tra i quali i Plin di fonduta, burro salato e crema di zucca invernale; oppure i Tortelli di carciofi con gamberi e la loro bisque.

Quattro SECONDI (€ 26-30) tra i quali la Zuppa di pesce e crostacei, oppure l’Agnello Islandese alla scottadito.

Cinque DESSERT (€ 7-8), tra i quali il Lingotto al cioccolato al latte, pere in diverse consistenze, pinoli e amarene; oppure il Marron Glacé in crema, meringa e vaniglia del Madagascar.

Il MENU DEGUSTAZIONE, alternativo e rassicurante, offre 4 portate a 50 euro.

La CARTA VINI espone qualche etichetta di prezzo contenuto ma vi prevalgono bottiglie dai prezzi importanti. Sono una trentina di “bollicine” italiane e straniere di cui solo tre gli Champagne poco al di sotto dei 100 euro; una cinquantina di bianchi (€ 24- € 900); una sessantina di rossi (€ 30 – € 390). Svetta poi una inconsueta “Verticale di Barolo Michele Chiarlo composta da 7 bottiglie di annate 2010, 2011, 2012, 2013, 2015, 2016 a 1500 euro. Ho virato verso un Verdicchio DOC Castelli di Jesi Classico Superiore Umani Ronchi, vino biologico dal prezzo abbordabile di 30 euro, buonissimo: un vitigno da riscoprire da qualche tempo a questa parte.

CONCLUDENDO: Un locale dignitoso e quasi piacevolmente borghese, eppure movidaiolo con molti giovani e senza clamori indesiderabili. Una cucina Mediterranea ben eseguita con materia prima di qualità ed elaborata il minimo possibile, pur con qualche civetteria riuscita, servita in quantità serie, con un attenzione e puntualità.  Bravi, sempre avanti !  

www.buongiornogourmet.it – sanremobella@gmail.com