Dolcedo – CASA DELLA ROCCA – Via Ripalta 3 – Tel. 0183 682 648
Il parcheggio regolare è a circa 150 metri: fermatevici; l’alternativa, arrivando di buon’ora in bassa stagione, può essere di fermare l’auto (se di dimensioni contenute) in qualche anfratto sulla dissuasiva salita a monte del parcheggio. Comunque, appena concluse le “manovre di avvicinamento”, varcherete la soglia del locale, con la immediata soddisfazione di trovare un ambiente gradevole, ex mulino ad olio con macchinari ed attrezzami perfettamente salvaguardati e ben spolverati, dove sarete accolti da un servizio di garbato slancio, attenzione professionale ed educata bonomia.
Appena installati, ecco “abbordare” al vostro tavolo due lavagnette. La prima, in questa stagione, è intitolata CARTA TARTUFI ed elenca: – Soffice di patata, uovo morbido, la fonduta di Toma Brigasca e Tartufo Bianco a € 40; Tartare di vitella piemontese con Tartufo Bianco a € 40 – Infine i Tajarin quaranta tuorli con burro di malga e Tartufo Bianco a € 45.
Sull’altra lavagnetta è gessato il MENU DEGUSTAZIONE (€ 38) comprendente 1) Soffice di patata, uovo morbido, fonduta di Toma Brigasca senza tartufo – 2) Risotto Carnaroli con zucca Mantovana, mostarda di zucca, Robiola di capra Orobica e riso soffiato – 4) Cioccolato e pere.
Si prosegue con la consultazione della vera e propria CARTA CIBI che elenca felici connubi tra tradizione del territorio e modernità: CHI BEN COMINCIA (€ 16): con una focaccina di segale ben farcite di terra o di pescato. Gli ANTIPASTI (€ 13-15) sono quattro, tra cui le Acciughe ripiene alla ligure, crema di broccoli, cavolo romanesco, leggera Bagna Cauda e limoni sotto sale. I PRIMI PIATTI (€ 15-16) sono tre, tra i quali gli Spaghetti monograno Felicetti, crema di acciughe, polpa di limone e crumble di grissini. Seguono i SECONDI PIATTI (€ 20-22) tra i quali la “Bouillabaisse con Gambero di Oneglia, scampo locale, molluschi, pescato fresco e crostini di pane che è certamente una delle migliori del largo circondario. La carta prosegue con “I NOSTRI TIPICI ATIPICI (€ 14-17), secondo disponibilità ed elenca le Lumache alla ligure, le Linguine al pesto, la Trippa all’Amatriciana. I DESSERT (€ 7) sono cinque più una scelta dal plateau di FORMAGGI (€ 15) che è quella che consiglierei, soprattutto abbinandovi uno dei sei vini a calice (€ 7-15) per concludere degnamente il fine pasto.
A proposito: la CARTA VINI di una quindicina di pagine, offre molte etichette ben assortite; segnalo un Bordeaux proveniente da Preignac (Gironde), un Rouge Superieur “cru Monplaisir 2020, Gonet-Medéville (con uvaggi Merlot, Canernet Sauvignon, Cabernet Franc) in carta a modici 32 euro.
CONCLUDENDO: Un locale rilassante, dove la cucina è deliziosamente semplice e semplicemente deliziosa, con qualità e quantità che tengono su il morale. Quanto ai prezzi, essi decisamente propiziano frequenti ritorni. Peccato che anche qui, pur essendo in un locale di campagna, francesizzino non mettendo più le tovaglie ma, per chi ne soffre (come me) un mezzo rimedio è presto pronto: “il noioson, del tovagliol fa tovaglietta”.