CHEZ BRACCIOFORTE
Calata Cuneo 33
Tel. 0183 294 752
Esaltati” dal mondo mediatico (quasi mai disinteressatamente), premiatissimi da annuari (che non sono Guide Critiche) ai quali si accede su domanda (qualche volta pagando e/o comprando pubblicazioni), diversi ristoranti sulla cresta dell’onda eseguono i loro “spartiti” su un “karaoke” di garrule apparenze, poggiando però su “sottofondi blues” con relative tristizie nonché astuterie; tipo arredi minimalisti pressoché inesistenti e spesso freddini e tristanzuoli, tavoli senza tovagliato, stoviglie di design ma di indecorosa capienza “rimpippiate” con schiumette , pennellate e goccerelline con cibo in porzioni milligrammate, menu imposti senza possibilità di scegliere alla carta, servizio impersonale di spiccia gentilezza di maniera. Un insieme che, salvo rare eccezioni, in definitiva porta verso un abbassamento della qualità d’insieme, almeno secondo il sentire comune..
Invece qui l’AMBIENTE e SERVIZIO sono quellidi sempre, di gradevolissima armonia e calma, con mise en place classiche e tovaglie bianche immacolate, stoviglie tradizionali pronte per accogliere porzioni dignitose e, non ultimo, personale stabile professionale e gentile. Dei cinque ANTIPASTI (€ 18-22), cito i Crostacei al vapore con verdure di stagione, oppure le suggestioni di mare in due portate, variabili a seconda del mare della vigilia. Dei cinque PRIMI PIATTI (€ 18-22) consiglio gli Gnocchi di patate spadellati con cozze leggere e vongole veraci al profumo di pesto leggero, oppure gli Spaghetti artigianali di grano duro con gli scampetti locali. E’ evidentemente una cucina classica conta sulla materia prima le cui forniture sono assicurate dai banchi e dalle pescherie del porto antistante il locale, rispettata e valorizzata da procedimenti di cucina collaudati e visibili persino… dalla porta a vetri che da su Via De Geneys (a fianco di una seconda entrata). Nei SECONDI (€ 24-30) le possibilità sono sette di pesce e due di carne; cito il Pescato dell’Osteria della Marina, un piatto regale che qui offrono da generazioni, oppure, perché no, il ligurissimo Guazzetto di pomodoro olive Taggiasche al profumo di basilico che farà felice i vegetariani. Se vi offrono le triglie non perdetevele: questo è uno dei rari indirizzi in cui si trovano a poche ore dalla pesca. Dei sette DESSERT (€ 8-9) i titoli cambiano poco: troverete il Semifreddo agli amaretti di Sassello in crema ai tre caffè ristretti, un dolce delicatissimo; oppure la loro Tarte Tatin di mele al profumo di cannella con la quale si può chiudere in bellezza con un bicchiere di vino ad hoc.
La CARTA VINI offre un centinaio di scelte, italiane e straniere a prezzi normali. Ma, se vi piacciono i bianchi profumati, potreste anche limitarvi a spendere 22 euro per un sorprendente bianco trentino DE VITE delle reputate cantine Hofstatter.
Il ristorante, datato 1892, la cui insegna è conservata all’interno del locale, viene tramandato generazione dopo generazione, valorizzando l’esperienza e rinnovandosi al passo coi tempi. Questo è sempre stata un punto di riferimento anche per la professionalità di Patron Braccio, franco e immediato, con clientela fedele, anch’essa da generazioni: una garanzia. Ma insomma, un difetto dovrà pur esserci: ecco, non ho più trovato esposto il menu a 45 euro che, per anni era stampato in color blu, in bella evidenza all’esterno del locale, ma chiedete… Braccio è un generoso…