La recensione: a Laigueglia ristorante “Il Pirata”

Laigueglia – IL PIRATA – Piazza Lorenzo Maglione 3 – Tel. 0182 299 863

 Sul lungomare, dove inizia la zona pedonalizzata, con parcheggio non difficile nelle ore dei pasti in bassa stagione, il locale ha un bel dehor molto curato e delimitato, una veranda chiusa e riscaldata (quella che consiglierei per maggiore classe ed atmosfera) e infine un piccolo spazio interno con  pochi tavoli ben apparecchiati.

Alla prenotazione rispondono solitamente entro il terzo squillo: è il primo dei particolari positivi riguardanti l’ACCOGLIENZA E SERVIZIO che sono curatissimi dall’inizio alla fine, senza cali di tono, da parte di tutto il personale di sala, capace e scafato. Da qualche anno il locale di LUCA BERTERA e della moglie GIADA, munito di poderosi staff in cucina e in sala, è diventato il ritrovo di chi cerca un cibo ricercato, sia perché tradizionalissimo, che anche insolito, ma con una base comune: materia prima ineccepibile e talvolta anche rara.  

Si inizia con GLI SFIZI (€ 12-16), tra i quali le Ostriche Le Gall Fine de Claire (3,50 l’una), oppure le acciughe “giuste” con crostini di pane e burro, o ripiene denominate alla Sardenaira (sfidando il sciovinismo sardenairo dei Sanremaschi), o impanate con bagnetto rosso.

Seguono nove ANTIPASTI (€ 18-25), tra i quali quattro piatti di crudo; ragguardevole la Seppia a tagliatella con paprika di pomodori essiccati fondente di patate al limone e piselli con Fagioli di Conio pancetta acqua di cipolla Belendina … .

Per quanto riguarda le sette  PASTE (€ 15-25), ecco i Ravioli al Prebuggiun con Aglio di Vessalico nocciole e funghi oppure anche i Tagliolini alle ortiche con Calamari e, in questa stagione, anche Tartufo Bianco: sprazzi di assoli culinari su spartiti collaudati.

Una dozzina i SECONDI (€ 18-30), tra i quali il Fritto misto di mare e i piatti con Gamberi, di Oneglia ovviamente. Tra i secondi di carne, lo Zighini, specialità eritrea, bocconcini di manzo stufati con spezie piccanti serviti con uovo riso injera (guscio di pane) verdure: è da gustare, tutt’al più concordando su quanto lo volete piccante.

Come è evidente, la cucina non è ingessata sui “soliti noti” da forniture all’ingrosso, anzi è aperta a novità ed anche a cibi “popolari”; per cui, voilà in carta anche sette PIZZE ma speciali da lievito madre (€ 12-18) nonché tre tipi di FARINATE con farina pregiata (€ 10)… piatti perfetti, non scioccherellinerie.

Quanto ai  dodici DESSERT (€ 6-15) cito la Pavlova (meringa) agli agrumi con pepe di Sichuan e caviale al Grand Marnier. Se amate il cioccolato, lo troverete nel biscotto al cacao, nell’aria al cacao salato e altri piacevoli “trallallà” che entrano nella composizione con Marron Glacé, semifreddo alla nocciola, mousse alle mele ed altre piacevolezze da degna conclusione, magari accompagnando l’inatteso finale con un bicchierino di Rhum Agricole ad hoc.

 Esistono anche 2 MENU DEGUSTAZIONE, “selezionati per voi” (ovvero a loro discrezione), ma ascoltando anche le vostre preferenze, preferibilmente per tutto il tavolo. Con una portata in meno rispetto allo scorso anno, vengono fatturati non duramente: “Il Pirata” di 7 portate a 70 euro, oppure Il Piratino di 4 portate a 45 euro.

CARTA VINI: posso consigliare? Ecco un morbido e asciutto bianco marchigiano, “San Lorenzo -Campo delle Oche” IGT 2018, un Verdicchio, sissignore, strepitoso, a 26 euro ! La carta offre anche vini a calice ed è ricchissima, potendo contare altresì sulla loro ENOTECA adiacente al ristorante, con migliaia di bottiglie normali, pregevoli ed anche eccezzionali, dove officia GIANNI GAIBISSO, inenarrabile anfitrione con physique du role, che si dedica con passione servendo democrasticamente (si con la “s”), ma senza sussiego, apericene informali, ma magnificenti per qualità e sostanza.

Conclusione? Facile, a tavola, presto!