Imperia – Ristorante AGrillo – Via Carceri Vecchie 19
Tel.0183 880 895 – www.ristorantegrillo.it
Per una “benevola buona sorte” nella viabilità di Porto Maurizio, in questa zona TL è consentita la circolazione la sera. Tuttavia, parcheggiare in Piazza del Duomo e risalire per una decina di minuti a piedi verso questa sommità, può essere una ottima occasione per apprezzare la tipicità dell’antico borgo tutto genovesità e architetture spontanee d’antan. Se Giovanni Boine, antico grande cantore di Porto Maurizio, disponesse di una sorta di freccia di Cupido, vi avrebbe già centrato fin dalla prima scaletta, archivolto, terrazzamento…
In questo locale Alessandro Grillo ai tavoli e Vincenzo Agrillo ai fornelli formano un duo professionalissimo e vincente. La loro LISTA CIBI di questa estate è, come d’uso qui , di una chiarezza assoluta. Si inizia con: Coperto € 3 – Acqua € 3 – Aperitivi: Vermouth del Professore (?) € 6 – Prosecco € 5 – Metodo Classico € 7 – Champagne € 11.
Gli ANTIPASTI alla carta sono quattro (€ 15-18). Cito la melanzana glassata con Teryaki, polvere di alga nori, pesche e spinacino; oppure i totanetti ripieni di bieta, consistenza di panissa, asparagi e salsa al nero.
I PRIMI sono quattro (€ 16-22). Cito i fusilloni con colatura di cicoria, cannolicchi, pomodoro secco e crumble di olive; oppure gli Gnocchi di rapa rossa, baccalà marinato e la sua crema, menta e olio di cipolla bruciata.
I SECONDI: sono quattro. Cito il Pescato del giorno, purea di zucchine alla scapece, vin cotto, cipollotto grigliato e olio allo zenzero. Il fritto misto in pentola e verdure in tempura.
I DESSERT (€ 9) vengono proposti a voce. Tra loro il cremoso al cioccolato fondente gelatina al Di Saronno, amaretto arancia candita e frutto della passione; oppure una intrigante loro versione dolce di pina colada.
Due MENU, proposti sin dall’inizio della carta, sono entrambi di quattro portate scelte dalla cucina, ma senza antipatiche imposizioni: L’ INTRECCI a 42 euro e il VEGETARIANO a 38 euro.
La LISTA VINI promette (e mantiene) di “far conoscere piccoli ma grandi produttori non solo italiani, con una carta in continua evoluzione, anche con piccole realtà rurali estere (Spagna, Portogallo, Germania ed altre che verranno), per cogliere al meglio i territori… per semplificare la scelta e stuzzicare la curiosità” – firmato: sommelier Alessandro Grillo. La conclusione per gli appassionati è che, tra le oltre 100 etichette, le tentazioni sono molte, fortunatamente non diaboliche nei prezzi. Una idea, per un tavolo da sei, può essere quella di un vino diverso abbinato ad ogni portata. Sono comunque disponibili anche vini a bicchiere.
ACCOGLIENZA e SERVIZIO filano via lisci e senza sbavature . All’esterno del locale i tavoli sono con tovagliato e mise en place classiche, non così all’interno, dove assicurano però una accoglienza simpatica in due salette con soffitti a botte. Insomma un locale che mantiene le promesse la cui cucina, pur partendo da piatti di base tradizionale, li evolve e non “ron-ronnando” a lungo sui risultati consolidati, cambia stagionalmente la carta. Se apprezzate le novità senza stravolgimenti nichilisti, scoprite anche la prossima carta d’autunno e vedrete che tutto, nell’insieme, propizierà probabilmente frequenti ritorni.