La recensione: a Imperia il Ristorante La Ruota

Imperia Porto Maurizio – LA RUOTA – Spianata Luigi Varese 25 – Tel. 0183 61206 – www.laruotaimperia.com

“La sequela di case addossate tra loro con spontanea architettura ligure, contorna il sito all’aperto di questo ristorante, incredibilmente affascinante nelle serate estive di luna, ma altrettanto negli impagabili mezzodì soleggiati di mezza stagione che provocano degli “Ah!” e degli “Oh!” di meraviglia da parte dei “foresti” non abituati al Borgo Foce Portorino. Un paradiso dove anche d’inverno si possono fare veri e propri bagni di… sole, nella calma musicata dagli “slash” o dagli “splash” dell’onda lenta o violenta che, “dindanando” i gozzi alla fonda, non “molla” mai la scogliera “incappellando” talvolta i pescatori e le loro canne da pesca”. Così scrivevo anni fa e confermo oggi, di nuovo potendo solo aggiungere più prosaicamente di rinunciare a cercar parcheggio non soltanto in questa ZTL o sul “boulevard” posto al termine delle soprastanti salite/scalinate, ma cercare direttamente nella parte bassa di Via Cascione, la strada principale calma e desolatamente spopolata anche di sabato sera, dopo l’ avvenuta pedonalizzazione della sua parte alta. Sarà poi facile raggiungere la meta con una passeggiatina in discesa di una decina di minuti.

Ma veniamo al ristorante, la cui carta si apre con un modesto coperto (€ 2) per proseguire presentando in prima pagina DUE MENU DEGUSTAZIONE con i quali potrete gustare une sequenza di vere leccornie. Cinque antipasti di mare (tre freddi e due caldi), un primo piatto del giorno, un pesce, ma locale, alla Ligure e il dessert, con il conto prefissato di 50 euro che si riducono a 42 euro rinunciando al primo piatto. Nella stessa pagina c’è una Proposta del Giorno fuori menu, al mio passaggio una Tartare di ricciola, citronette e fungo porcino crudo a 18 euro.

La CARTA elenca poi sette ANTIPASTI (€ 12-16) tra i quali i Calamari in umido con funghi, panissa al pistacchio. Notevole la Bottarga di Tonno Rosso su pomodori Cuordibue, olio EVO e limone.

I PRIMI PIATTI (€ 15-25) sono sei, tra questi la pasta ai Gamberoni di Oneglia o all’astice oppure alla bottarga sarda di muggine e trombette, sempre in porzioni generose (come dovrebbe essere d’abitudino per gli Italiani, ma ormai usanza elevata a virtù rara). 

I SECONDI PIATTI (€ 18-26) sono sette, tra i quali il pesce locale alla griglia, o bollito, o alla Ligure, servito intero e deliscato al momento al tavolo, con porzioni tra i 250-350 grammi. Disponibili, ovviamente crostacei locali e piatti di carne. Eventuali CONTORNI aggiuntivi vengono serviti a 5 euro.

Nei DESSERT (€ 6-8) viene proposto un formaggio Pecorino Sardo e diversi dolci della casa, tra i quali è ragguardevole il trancio di torta al cioccolato.

La CARTA VINI è veramente rassicurante per dotazioni, scelte e prezzi. Che ne direste di un “de Vite” di F. Hofstatter a 21 euro? Oppure di uno Champagne Pellettier brut a 45 euro? C’è pure un buon assortimento di mezze bottiglie che consente di ordinare, a cuore e portafogli entrambi leggeri, due vini diversi anche per tavoli con due soli commensali. Una decina di etichette vengono servite anche a calice (€ 4-7).

Nelle belle giornate L’AMBIENTE all’aperto è un plus che non è da perdere preferendo i tavoli (dalle classiche mise en place perfette) addossati alla parete fiorita con dipladenie. Il SERVIZIO  è professionale, sollecito, capace e premuroso. Nell’insieme: una sosta senza sorprese negative, anzi con conferme positive, con un conto che si attesta sui minimi pur in presenza di rara qualità: ristoratori seri, anzi serissimi e senza nessun bla bla né moine di maniera, che della cucina ligure sono veri “angeli custodi” per i “fedeli” numerosi; è prudente prenotare con un certo anticipo .