La recensione: a Cervo Il SANGIORGINO osteria, enoteca, olioteca

Cervo – SANGIORGINO (osteria, enoteca, olioteca)
Vicolo Ugo Foscolo 19 – Tel. 0183 400 175

L’ AMBIENTE: il vicoletto in vetta al villaggio è stato interamente abbellito ed e costantemente curato con molto gusto. E’ il simpatico preludio questo localino bivalente formato da un lato da una terrazza estiva coperta e protetta da vegetazione impenetrabile e, dall’altra parte del vicolo, da uno spazio interno, già cantina, reelookkata da “cave bistrotteggiante” molto alla mano, ma curata nei particolari. Con mise en place informali ma piacevoli, importanti bicchieri spia di degustazioni impegnative per intenditori, raccolte varie inerenti il mondo di Bacco a partire dalle migliaia di “capsules” di bottiglie di bollicine. Il tutto fermo restando che l’ambiente rilassato facilità la convivialità senza formalismi. Per inciso: i clienti non li ho mai trovati caciarosi.

La cucina è direttamente quella del sovrastante ristorante blasonato, dove officia Caterina Lanteri Cravet e pertanto la qualità è ovviamente “di prima” (qualità) e fuori discussione. Ma vediamo tosto la lista:

Il COPERTO, con pane di qualità è a € 1,50 e, volendo si può assaggiare anche un singolare e buon Pane fritto e caldo (€ 4), magari accompagnandolo con un aperitivo di Prosecco di Valdobbiadene Torre dei Vescovi extra dry a 5 euro, oppure con Spumante Classico Alta Langa Enrico Serafino zero 60 mesi a 12 euro o, per i più esterofili, un consigliabile Champagne Hervé Dubois BB Brut a solo 1 euro in più: 13 euro.

ANTIPASTI (€ 10-16): sono solo tre, tra i quali potete scialarvi con la Mousse di fegato d’oca, più pregiato di quello di canard (costa il doppio e si sta rarificando), con crostini burro e marmellata di cipolla; oppure Cozze all’ostrica in emulsione della sua acqua, limone, pepe di Sichuan ed extravergine. In stagione estiva allungata è da considerare anche la Torta Pasqualina, ma di zucchine con insalata.

PRIMI PIATTI (€ 11-15): sono tre. Cito gli gnocchi al pesto corto (pomodori e pesto di basilico) con cozze ( o senza, se volete); oppure il risotto alla marinara.

SECONDI (€ 16-22) sono cinque. Ecco gli inenarrabili Gamberi di Oneglia alla griglia con insalata, ma anche una seria Entrecote di manzo piemontese alla griglia con i dovuti contorni.

DESSERT (€ 6-8): sono quattro. Oltre al non banale Plateau di formaggi misti (€ 12), cito la Crema gelato, salsa zabaione, evanescenza allo zabaione e crumble di nocciola, oppure il Bavarese alle fragole con zenzero e soffice al frutto della passione. Per chi vuol ben finire disponibile l’ abbinamento con un calice di Chateau Simon Barsac  2016 a 8 euro.

Esistono anche quattro proposte del giorno, gessate su una lavagnetta, da non trascurare.

MENU LIGURE: è conveniente (€ 20) e prevede: Troffie al pesto – calamari al vapore, tapenade e concassé di pomodoro fresco più un bicchiere di Vermentino. Particolarmente adatto ai break di mezzodì.

VINI (€ 18 – 120). La carta, con una cinquantina di selezionatissime etichette, propone un attraente “viaggio” in tutte le regioni italiane e non soltanto. Per ogni bottiglia è meritoriamente indicata la gradazione alcoolica; volete un rosso leggero? Voilà un Pinot Nero Mimuet di Lageder a 12 gradi.  Per gli appassionati di teutonica cervogia c’è  anche una selezione di birre di qualità.

L’ACCOGLIENZA: nonostante il nomignolo Sangiorgino lì per lì possa far pensare a un “ridotto” del San Giorgio, va detto che per la qualità della cucina e del servizio non si nota alcun segno di inferiorità.  Da pochi mesi, l’ arrivo di un nuovo anfitrione di sala, capace, sorridente e comunicativo, ha anche portato una ventata di entusiastica-calorosa-rispettosa bonomia a questi pochi tavoli, i quali hanno l’aria di un cenacolo per pochi intimi amici gourmet, ferma restando la classe di un ritrovo dove sentirsi al di fuori dei clamori del mondo movidaiolo dei parvenù ciuccerelloni, tornando per assaporare un bel momento di buon vivere, in santa pace: un carpe diem di fine estate! Grazie settembre!