La recensione: ad Andora il nuovo ristorante VIGNAMARE con lo chef Giorgio Servetto

Andora

RISTORANTE VIGNAMARE

Colla Micheri – Strada Castello, 20

Tel. 351 713 5050

www.ristorantevignamare.it

Dall’uscita autostradale di Andora, la strada è larga e facile. Il panorama sulle colline che digradano verso il mare è a piena vista offrono uno spettacolo in assoluta pacifica tranquillità.

Il complesso Praie, già ben noto come azienda vinicola e agriturismo reputati, ha aggiunto ora una struttura separata a se stante del tutto nuova e indipendente, puntando alla creazione di un vero e proprio ristorante gastronomico. Nell’ambiente circolare rivestito in boiserie, discretamente insonorizzato ed illuminato, con cantinetta a vista,le sedute sono comode, i tavoli rotondi e ben distanziati hanno mise en place moderne senza tovaglia, con posate Broggi di materiale “polvere di luna”, iridescente (che non capta l’impronta delle mani).  Per l’accoglienza di grande classe e servizio quasi paludato, si sono affidati al Maitre DAVIDE AMADORE, di onusta professionalità, che governa e segue personale adeguato alla classe del locale.  

La sera successiva a quella di inaugurazione, il tragitto tra il parcheggio privato e il ristorante (150 metri circa) m’è parso ancora fresco di costruzione e, probabilmente, ancora da rifinire in qualche particolare . Al contrario è già in perfetta andatura la cucina del bravissimo e stellato chef GIORGIO SERVETTO, ormai avvezzo da anni a locali riconosciuti TOP.  

Al momento giusto, il desco si arricchisce dell’arrivo di buoni pani, focacce e grissini di loro produzione.La CARTA CIBI si apre con un breve messaggio di benvenuto  de “La famiglia PEQ Agri” con l’elenco di ben 46 nominativi di addetti.

In prima pagina il “MENU DEDICATO ALLA VAL MERULA”  elenca testualmente:  1) Canapé  in terrazza – 2) Benvenuto – 3) Acciughe Marinate – 4) Carciofi – 5) Asparagi uovo e tartufo, fave salame e Pecorino – 6) Gnocchi al pesto – 7) Stringhettoni al burro di acciughe  – 8) Coniglio arrosto – 9) Rabarbaro e noci – 10) Caffè, digestivi e pasticceria. Il suo costo è di 110 euro.

Nei dettagli, ricordo le consistenze delle seguenti portate:

-una ciottolina di buon salame eppoi …vvia con sei assaggini veloci tipo tapas in minuscole  alzatine di:

-Cima rivisitata farcia  alleggerita e velo di Fassona crudo con scaglia di tartufo nero di Millesimo

– Ciliegia amarena fegatini di coniglio latte di amarene

– Caramella carta di cipolla bruciata pellicola di cipolla Belendina con toma di capra

– “Barbagiovanni” ovvero raviolo fritto con farcia di Prebuggiun ligure

– Cannolo di pasta matta con Brandacuiun mantecato

– Crocchetta di totano alla diavola

– Oliva  con paté di Taggiasca esterna e carciofo e acciuga all’interno 

Evidentemente una serie assai inconsueta per sapori e presentazione per iniziare il pasto! A seguire:

-Crema di funghi porcini, spadellati, spuma, radicchio sottostante.

-Carciofo dell’orto di San Bartolomeo, cremoso, fritto, terra di nocciole, burro acido, fiori di maggiorana.

-Uovo di gallina ruspante, asparago, crema all’aglio di Vessalico e fondo di tartufo nero estivo di Millesimo

-Gnocchi di patate farciti di pesto di basilico di Pra, accomodati, con crema di pinoli.

-Sassolino con all’interno cuore di caffè avvolto con crema mascarpone e tutto glassato al cioccolato  e burro di cacao.

-Terra di noci, le stesse in crema, mousse gelata di rabarbaro, rabarbaro confit.

Cotanta varietà prelude ovviamente a quantità calibrate atte a far concludere l’intero pasto senza gravami. Per i più parchi, in alternativa al Menu di cui sopra, si può scegliere il MENU RIDOTTO di 4 piatti al costo di 80 euro.

Ancora: sono disponibili anche Capra e Fagioli (e 30) e Lumache alla Ligure (€ 35) indicate in carta come PORTATE SPECIALIPer i più golosi”.

Veniamo alla CARTA VINI, non comune. Le etichette sono una quarantina; la prima pagina ne elenca 25 dei vigneti cru, Petraie, Braie, Vignamare di Salea, Braje di Pornassio, Petraie di Albenga e Serre di Cipressa. Di quest’ultimo, assai raro a reperirsi, sono presenti ben sette etichette di un Vermentino Riviera Ligure di Ponente DOC, Vigne Avreghi, distinti tra annate “fredda, calda e speciale, che sono in carta dai 75 ai 90 euro ciascuna, mentre bastano 38 euro per l’annata “equilibrata” del 2000.

Segue la seconda pagina con due vini, della cantina Guglierame a 24 euro, cinque della Cantina Lupi a 30 euro e le “Bollicine P48 Metodo Classico 2017 Pigato vigna di Albenga a 60 euro, che ho scelto a tutto pasto e che, appena assaggiato a inizio serata, mi ha sorpreso per il suo equilibrio e finezza.

La terza e la quarta pagina elencano 14 vini esclusivamente della Cascina Praié dai 24 ai 48 euro. 

La carta prevede anche l’ “accompagnamento” con cinque calici di vino adatto alle portate con un costo di 60 euro. E sono disponibili anche vini a bicchiere dai 7 ai 30 euro.

CONCLUDENDO: un nuovo locale costruito ad hoc, direi “su misura” per il bravo GIORGIO SERVETTO, già altrove cuoco stellato 2022, che anno dopo anno sorprende con i suoi “segreti” (leciti) di cucina per dare il meglio di se in ogni portata, spesso fuori dalla consuetudine e banalità, con sequenze che scorrono via servite al giusto ritmo e nel migliore dei modi. Da non perdere nella bella stagione lo spazio esterno, con veduta da cartolina, verso le colline dalla sagoma gentile lambite dal mare dove attardarsi sia per l’aperitivo che per un bicchiere da meditazione nel fine serata! Se serviva una novità, punto di riferimento per animi liberi di gourmet curiosi, Andora l’ha trovata.