Ventimiglia – ALLA FARMACIA – Piazza Fontana 3 – Tel. 320 82 38 152
E’ una bella giornata di sole e, a 200 metri circa tra le due “porte alte” della città e con parcheggio facile, ecco il ristorante, adiacente alla fontana antica del centro storico pedonalizzato. Il ristorante ha un capace spazio all’aperto nonché una minuscola saletta, con non più di una decina di tavoli, molto intima, con “sapore” e personalità, se così posso esprimermi. Non sapevo nulla degli antecedenti di questo locale, ma ho riconosciuto subito due inconfondibili sedie imbottite dell’ ex ristorante Italia di Castelvittorio: si sono loro e si sono trasferiti qui. Già, ma qui hanno creato un AMBIENTE da antica Liguria costiera. Perciò sono state bandite le rusticità montanare, ferme restando però le oggettistiche di “famiglia”, probabilmente in quanto ognuna ha un suo “perché”, suscita un ricordo, un moto di sentimento. Ci sono anche tratti di eleganza, dal tappeto persiano ai quadri d’autore sino al puffetto imbottito a fianco di ogni tavolo per la borsetta della signora. I tavoli non hanno tovaglie tradizionali, ma non sono neppure nudi e crudi “alla bistrot francese”, grazie a larghi runner (tovaglie passanti), in sintetico ma dignitosi.
La casa non ha neppure voltato le spalle alla cucina Castelluzza, anzi direi che qui al mare ne è diventata decisamente un suo araldo e paladino. La regolare lista, stampata, inizia con il titolo “ASPETTANDO E CONDIVIDENDO” che include, tra l’altro, il Turtunetto di stagione (€ 15), oppure la Pasta di patate (€ 15). Seguono i cinque ANTIPASTI (€ 10-15), tra i quali il Flan di zucca con crema di Grana Padano, amaretti e pepe nero, in perfetto equilibrio; la Tartare di Fassona piemontese con cipolla di Tropea caramellata ed i suoi condimenti. Dei quattro PRIMI PIATTI (€ 12-16) i Ravioli possono essere al pizzico di erbette con olio e.v.o. e timo, oppure al pizzico di patate e maggiorana al burro e salvia. Invitante anche la Pasta “sciancàa” con verdure di stagione. I SECONDI PIATTI (€ 14-16) si limitano a quattro scelte, qualcuna per palati “virili” (cacciagione), altre per nostalgici gaudenti della tradizione, come l’invitante stoccafisso accomodato all’antica. Al DESSERT offrono un plateau di formaggi (€ 12) oppure una scelta su Dolci del giorno, tra i quali il Bunet, buono ma diverso rispetto al classico piemontese universalmente conosciuto. A fondo lista: coperto 2 euro, acqua 2 euro, caffè 2 euro.
La SCELTA VINI è “de visu”, ovvero senza lista stampata ma direttamente dalla vetrina-cantinetta, oppure “a voce”, sistema che non palesa il prezzo come avverrebbe con la carta dei vini, ma la casa è di “mano leggera”… A bicchiere, un buon Spumante Classico mi è costato 6 euro. Mi sono stati dati consigli competenti da un devoto a Bacco che ci azzecca e non disdegna consumare personalmente le migliori bottiglie.
Il SERVIZIO è garbato, votato e competente su ogni argomento. Non mancano comunicativa e franchezza, piacevoli se non avete voglia di bla bla e convenevoli sciocchi, ma amate parlare seriamente di cibo e vino. Se però volete una serata intima e “senza interferenze”, certamente non vi “asciugheranno” con chiacchiere di maniera e vi lasceranno tranquilli.
La scorsa stagione estiva effettuavano anche SERATE MUSICALI, per la gioia di chi gradiva un po’ di movida nel sonnacchioso rione… . Nel caso ne foste attirati, per la prossima stagione, potete trovare sul web i loro programmi serali.
In ultimo: Ventimiglia Alta ha un PARCHEGGIO comodo e rassicurante fuori mura e, comunque, dal nuovo porto circolare di Cala del Forte (già Scoglietti), dai primi di aprile c’è un nuovissimo ascensore di cristallo panoramicissimo che porta al quartiere del ristorante. Visitandone i dintorni si può godere appieno della bellezza dei suoi cinque Sestieri, non imbellettati da moderni maquillages . Le costruzioni antiche hanno fascino intimo e piacevolmente “umidoso”, i belvedere mozzafiato dominano la città intera ed anche i “carrugi” (viottoli antichi) sono intriganti e taluni risultano quasi annottati anche in pieno giorno… . Si dice addirittura che Salgari, nel Corsaro Nero ed altri romanzi si ispirò ad una nobile famiglia del posto per creare la figura del Conte di Ventimiglia … Fiondatevi qui: è un borgo che merita davvero una visita!
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