La recensione, a Montecarlo: LE GRILL dell’Hotel de Paris

Montecarlo – LE GRILL de l’Hotel de Paris

Piazza del Casinò – Tel. +377 98 06 88 88 – legril@sbm.mcl

Negli anni ‘50 all’ottavo piano fu inaugurato questo ristorante circolare con fastosità che fece scalpore, addirittura ornando la sala con una galera reale Luigi XIV. Nei successivi decenni passò qui l’intero Gotha mondiale di teste coronate, della politica, dello spettacolo etc… che trovavano (come oggi, del resto) grande confort da 5 stelle lusso ed una impenetrabile privacy. Dalla cronaca filtrano nomi come Coco Chanel o Haudrey Hepburn, Sean Connery etc etc …

Ma veniamo al nostro tempo, concretamente. La prenotazione si può fare anche on line ed anche in italiano. Sulla piazza, ormai priva della rimpianta aiuola disgraziatamente demolita, si può usufruire del park coperto, oppure dare le chiavi ai parcheggiatori ufficiali e non pensarci più.

Si accede poi  all’AMBIENTE della maestosa  hall dell’Hotel de Paris, dalla quale un ascensore “ fly over” porta all’ultimo piano, dove troverete “Luxe, calme et volupté”, come usano dire i “cugini” Francesi. Moquette azzurro-mare da tre centimetri, rotonda vetratissima con vista oltre le cupole del Casinò e verso il  promontorio di Monaco Ville, uniti dalla smisurata curva dell’orizzonte marino. Dell’ antica struttura ante restauro è rimasta soltanto la volta mobile affrescata con costellazioni (di questi tempi viene aperta ogni 20 minuti per un piacevole ricambio d’aria), dove tutto è lindo, anzi terso e brillante. Un particolare? Le tovaglie non hanno pieghe di stiratura. Belli persino i “ventagli” trasparenti che separano dalla grande cucina, attrezzata al Top, dalla quale non giunge alcun rumore. 

L’ACCOGLIENZA è pronta ed efficace. Il Direttore di Sala è PATRICE FRANK,  alla SBM da oltre 25 anni; il “mio” Maitre è stato MARCO BOERI, gentile “dentro” con naturalezza direi, qui dagli anni ’80. I due dirigono una squadra paludata professionalissima, ma non “ingessata” da  eccessivi formalismi. L’accoglienza affettata di un tempo oggi offre maggiore convivialità e un grande servizio che non turba i vostri discorsi, ricorda a chi vanno serviti piatti  diversi  senza chiedere e senza farsi notare.    

E parliamo della LISTA CIBI. Nonostante i diversi anni in cui la struttura è rimasta chiusa per restauri, la carta classicheggia e incredibilmente è cambiata pochissimo rispetto al mio ultimo passaggio del 2005. Tra gli altri vi si ritrova con piacere il mitico “Carré d’Agneau de Provence en croute de Sarriette”, che ricordo servito con molti accorgimenti e “trallallà” degni di un filmato di scuola di alta ristorazione. E’  FRANK CERUTTI il titolare che da oltre 20 anni risponde della cucina di tutti i ristoranti della S.B.M., un professionista serio cresciuto all’ombra di Ducasse ma che, come il maestro, è diventato una celebrità senza bisogno di comparsate in TV. Chi ha preparato il mio pranzo ha scritto sulla giacca GAUILLAME GIUGGIA (*)e il suo MENU DEJEUNER del mezzodì, dalle composizioni cesellate al millimetro è composto come segue: 1) Tartare de daurade, avocat et citron de Menton, oppure  Artichauts violets en barigoule, lard de Colonnata – 2) Dos de cabillaud sur la braise, legume verts et vongole, oppure Pièce de boeuf à la cheminée, pommes Darphin et jus aux olives de Nice – 3) Douceur de mandarine oppure l’ineffabile e perfetto Soufflé traditionel de l’Hotel de Paris. Le porzioni sono serie e a comporre i piatti non ci sono i soliti “acquerellisti” che altrove “dipingono” cibo nei piatti semivuoti in locali di alta gamma….

Per i vini il Grill dispone delle mirabolanti CANTINE in pietra dell’Hotel, inaugurate nel 1874  (dopo 10 anni di lavori), curate oggi da ben sette addetti che forniscono 42 ristoranti e custodiscono degnamente … 450 mila bottiglie (una dopo l’altra, poste in verticale, formerebbero una fila di oltre 30 chilometri). Durante l’ultima guerra, 20 mila etichette Top furono nascoste dietro ad una barriera di sette file di bottiglie e l’impatto visivo della barriera … resse salvaguardando il suo segreto. Oggi pare che le mitiche caves custodiscano ancora un Rhum del 1811 ed altre rarità introvabili, anzi, impensabili. Venendo ad oggi: i vini serviti a calice abbinati al menu e compresi nel prezzo, sono stati il bianco Domaine Clos de Cazaux “Les Clefs d’Or”  Vacqueyras 2020 , il rosé Domaine des Planes  Cote de Provence 2020 – il rosso Chateau de la Liquière Faugeres 2019. 

PREZZI: in uno Stato piccolo, ma primo al mondo per reddito medio procapite netto (155 mila euro all’anno), tutto è adeguato. Sono però rimasto sorpreso confrontando la carta di 17 anni orsono. Il MENU DEJEUNER, che nel 2005 costava 68 euro, compresi vini acqua e caffè, costa oggi 95 euro (70 escludendo i vini): un must da non trascurare per chi, volendo un ambiente di grande classe, può metter piede in questo “empireo” il mezzodì, quando i prezzi sono più contenuti. Dimenticavo: 1) E’ richiesto un abbigliamento elegante (tutti gli uomini indossano la giacca) – 2) Sono consigliabili occhiali da sole – 3) Preferite i tavoli di seconda fila perché a quelli di prima fila i raggi del sole dardeggiano.

(*) Scusate se non ho altre notizie di lui, ma la mia visita era in anonimato assoluto e tale è rimasta …