Casinò – Roof Garden – Corso degli Inglesi 18 – Tel. 0184 5951
Al Casinò, lo si sa, a volte la sorte è favorevole e a volte contraria ma, generalmente, chi la tenta la ritenta. E così capita ovviamente anche … al suo ristorante dove vengono ospitati i più assidui giocatori, ma che solitamente è fruibile anche per chi non frequenta le sale da gioco. Per decenni la bella terrazza (protetta) del Roof Garden e le invernali sale ristorante sono stati l’emblema di serate di gala con Star del bel mondo e vedette TOP internazionali quotatissime. Per quanto riguarda la sala, negli ultimi decenni la qualità degli spettacoli di intrattenimento è sicuramente calata ma, fortunatamente, alle serate feriali “calme” ora se ne alternano altre decisamente più festose e brillanti, come quelli dei Galà con vedette nazionali o anche delle “Serate Enogastronomiche”, il cui ciclo è appena iniziato.
Quella intitolata “Viaggio nella terra dello Champagne” (80 euro bevande comprese) si è tenuta sabato 9 ottobre 2021 e nel suo durante sono stati serviti: 1) Ostriche Fine de Claire, con spiedini di mazzancolle e fragole – 2) Risotto Carnaroli con gamberi padellati e zeste di agrumi 3) Filetto di sanpietro con crema di zucca e funghi porcini saltati al timo – 4) Delizia al limone con glassa alle fragole. Il tutto ha provato che, se la cucina viene approvvigionata con materia prima giusta, essa è all’altezza che la struttura richiede, con piatti riusciti, anche se tendenti a passepartout per clientela internazionale. Detta prima delle Serate Enogastronomiche è stata accompagnata da generose flutes con rabbocchi a volontà di Champagne Pascal Doqueut Horizon Blanc de Blanc, Michel Arnould & Fils Verzenay Grand Cru Réserve, Thienot, nonché il più noto Canard Duchene Cuvée Léonie brut, la cuvée più rappresentativa dello stile della celebre maison, tutti serviti in giusto crescendo dal Blanc de Blanc fino al Blanc de Noir.
Sul palco il duo di Simone Giacon, ha accompagnato la cena e creato giusta atmosfera, iniziando con musica “da pasto” e traguardando nel fine serata verso pezzi caraibici che hanno schiodato irresistibilmente un “discopeople” elegante e vario, flippandolo verso pista da ballo.
Il 30 ottobre seguirà una serata enogastronomica intitolata “Il Piemonte” con i vini delle cantine Michele Chiarlo. Il 20 novembre sarà la volta di “La Liguria e i suoi contrasti”. L’11 dicembre ci sarà anche la serata “Il Tartufo d’Alba”, esclusivamente su invito, generalmente riservato ai più assidui giocatori; ma a volte, con telefonata di prenotazione last minute nella giornata dell’evento, può succedere che si liberi qualche coperto per qualche virtuoso pagante …
Altre costanti del “Roof” sono la presenza di Alessia Giansante, dall’indiscusso charme che non guasta mai, qui da una decina di anni che governa garbatamente l’accoglienza. Notevole anche servizio in scuro, a partire dal ventennale maitre Severino Casella, il quale guida una inossidabile collaudata squadra i cui componenti, figurativamente trapezisti acrobatici, sfrecciano all’altezza di ogni volteggio e, senza sussiego e come niente fosse, sanno adeguarsi prontamente all’eterogenea esigente clientela (mica sempre facile!).
I fornelli da anni sono governati da ben tre cuochi, Matteo Marfili, Rachid Kaddouri, Enrico Capra, che hanno sempre cucinato al meglio la materia prima loro fornita traendone dei piatti classici; dalla cena descritta parrebbe che oggi attraversino uno dei periodi migliori.
Parrebbe anche che, post pandemia, questa istituzione, aperta dal 1905, cerchi di riprendere ad essere il punto di riferimento della città e della Riviera per serate eleganti degne del suo blasonato nome, con cucina di buon livello. Perché, se è vero che San Remo ha da scriversi Sanremo e la casa da gioco ne è il suo Casinò, è pur vero che entrambi devono mantenere ortografia e accento di pronuncia al punto giusto.