Imperia Ristorante AGRILLO Via Carceri Vecchie 19 Tel. 0183 880 895
Tra l’intersecarsi di vicoli, archi e piazzette, la carrozzabile raggiunge la sommità del Parasio consentendo di scoprirne i flash di liguritudine tipici di un borgo ben desto al turismo, ma che non rinnega le sue antiche abitudini, a cominciare da qualche panno steso in bella vista, con porte di qualche “masaghen” (magazzino) chiuse tramite “ciodu fifèru e cadenassu” (chiodo, fildiferro e lucchetto). Non meraviglierebbe se all’improvviso da un “carrugio” vista mare facesse capolino il grande Giovanni BOINE, cantore della Porto Maurizio d’antan. Qui, nell’impagabile silenzio dell’imbrunire e della sera, senza sottofondi musicali inopportuni, ecco una vera pepita, costituita da questo ristorante, dalla placida e amena sistemazione estiva adiacente alla balaustra che domina i tetti e le vetuste mura di case antiche di architettura genovesizzante.
La cucina di Vincenzo AGRILLO in questo locale, aperto coraggiosamente un anno fa, si stacca da quella secolare tipica dei dintorni (fidelén, pistu, piscialandrea d’Ineja, fařinà, cundiiùn e fantén dùse…) e la carta, addirittura bilingue, offre scelte di una cucina tra le più attuali, fermo un occhio di attento riguardo al pescato e prodotti locali. Vediamola. ANTIPASTI: cinque proposte tra le quali la Tataki di ricciola, pesca noce, mandorle Tè Lapsang Souchong e capperi; oppure l’Asparago Violetto di Albenga in padella, maionese al prezzemolo e Sichuan, olio al sesamo insalatina di radicchio. PRIMI PIATTI: cinque proposte, tra le quali i Bottoni ripieni di genovese, marmellata di limoni, crema di piselli e olio alla cipolla bruciata; oppure Fusilloni con salsa allo zafferano, riccio, riduzione al Rossese, gremolada e rosmarino. E’ una cucina dai sapori-colori piacevoli, attenta al gusto corrente in questi tempi nei quali, ferma la presenza di piatti di carne o pesce, la cucina Mediterranea vira sempre più verso una cucina vegetariana anche gustosa. Nei SECONDI le proposte sono quattro, tra le quali il classico Fritto misto di pescato, in pentola, con verdure in tempura; oppure il Diaframma di manzo con il suo fondo al peperoncino, purea di rapa rossa e millefoglie di patate, felice connubio tra tradizione e modernità. DESSERT: Quattro proposte tra le quali il semifreddo alla pesca, cremoso all’olio EVO, crumble al cacao; oppure la Delizia al limone con meringa all’italiana fiammeggiata.
E veniamo ai Prezzi: Coperto: 0 – Aperitivi: Prosecco € 5, Spumante Classico € 7, Champagne € 10.- Antipasti: 12-17 euro – Primi: 13-18 euro – Secondi: 18-23 euro – Dessert: 8 euro, con facoltà di abbinare un “giusto” calice dai 6 ai 10 euro. Esistono inoltre due MENU DEGUSTAZIONE di quattro portate a 35 euro,entrambi scelti dalla cucina, ma ascoltandovi… ragionevolmente: uno si chiama INTRECCI e l’altro VEGETARIANO GREEN, quest’ultimo è sempre più richiesto.
La CARTA VINI è su tablet, ma è consultabile con facilità e soddisfazione relativa, se non si può consultare del cartaceo, causa anti-covid. L’assortimento di oltre 100 vini comprende anche qualche proposta di servizio a bicchiere ed i prezzi sono normali. Le etichette sono scelte dal co-patron e sommelier Alessandro Grillo, figura di riferimento che bada anche all’accoglienza e al SERVIZIO il quale fila via liscio e con tempi da manuale, completando un simpatico quadro di confort, senza improvvisazioni.
Concludendo, è un ristorante che, in questi tempi di vacanza, mi ha ricordato uno scritto di Brillat Savarin: “La gastronomia ci sostiene dalla culla alla tomba, aumenta le delizie dell’amore, la confidenza nell’amicizia, disarma l’odio, agevola gli affari e ci offre, nel breve corso della vita, la sola gioia che, non essendo seguita da stanchezza, ci riposa da tutte le altre”. Ecco, appunto: Buon Appetito e Buon Ferragosto!