Arma di Taggia – LA CONCHIGLIA – Via Lungomare 33 – Tel.0184 43169
Pochi giorni dopo la prima riapertura consentita, eccomi a cena all’aperto in questo ristorante e puntualmente a raccontarvi qui com’è andata … Iniziamo dalla prenotazione: rispondono sempre entro il terzo squillo. La domenica il locale risultava completo, ma per il martedì ho trovato posto. Eccomi quindi sistemato nel loro silenzioso patio aperto verso la passeggiata. dove tutto è immacolato e perfetto, a partire dalle classiche mise en place, comprendenti una rosa da “concorso”, godendo anche, di questi tempi, la pace del silenzio della passeggiata pedonalizzata.
Le distanze tra tavoli sono conformi alle norme di legge e quindi si sta arcitranquilli. Le mise en place sono peraltro esattamente le stesse di sempre, distanziate, eleganti e curate con ogni particolare semplicemente perfetto, il tovagliato è di pregio e il servizio è eseguito con le cloche, con patrons e personale “mascherinati” ma eleganti che meriterebbero addirittura d’essere filmati quando preparano qualche piatto sul “servant” a lato del vostro tavolo.
In cucina la squadra è “di ottima scuola”. Gli ANTIPASTI sono cinque (16-40 euro) e tra essi cito il fegato d’oca (più pregiato di quello d’anatra) cotto al torcione servito con confettura di Cipolle di Tropea e melone in petali con opzione (imperdibile) di un bicchiere di delicato Sauternes. Oppure, per chi ama la cucina locale un loro classico è il Mantecato di patate e baccalà a “Brandacujun” preparato secondo le regole. I PRIMI PIATTI sono quattro (12-28 euro) e tra essi cito i delicati spaghetti dei pastai di Gragnano conditi con la bottarga e lo zafferano; oppure i tagliolini al tuorlo d’uovo conditi con il ragu di pesce di scoglio pomodoro e peperoncino. I SECONDI PIATTI sono equamente divisi: tre di pesce e tre di carne (25- 48euro). Di essi cito gli inenarrabili Gamberi di Sanremo appena scottati su passata di Fagioli di Conio con un filo di olio EVO, oppure il tartare di manzo battuto a coltello e insalatina di primo taglio che, preparato al tavolo, offre anche uno spettacolino che dimostra come si deve preparare questo classico, anche personalizzandolo a seconda dei desideri del cliente. Tra i DESSERT cito la cornucopia di frutta in salsa esotica, oppure il curioso e buon dessert al … tabacco. I prezzi sono sostenuti ma giustificati dall’insieme e dalla perfezione della materia prima.
Per chi desidera tuttavia provare molti dei loro piatti a prezzi da amici, c’è un Menu Degustazione generoso ed equilibrato, stampato su cartoncino, che viene consegnato ad ogni cliente con l’obbligo di NON restituirlo. Eccolo: 1) Gamberi di Sanremo battuti al coltello, cialda croccante al sesamo pepe di Timut – 2) Calamari di lampara scottati alla piastra zucchine trombette agretto al frutto della passione – 3) Filetto di pescatrice cotto in tegame salsa di patate, gocce di Balsamico e porri fritti – 4) Tortelli di carciofo conditi con le vongole – 5) Pescato del giorno in olio di cottura su verdure croccanti – 6) Fragole e Champagne a modo mio. Il tutto a 65 euro.
La carta vini offre centinaia di etichette. Le scelte sono avvedute e i prezzi convenienti. Tra i locali consiglio un DOC Vermentino Riviera Ligure di Ponente – Rovebella ma, se siete degli adepti seguaci di Bacco, chiedete consigli a Patron Giacomo che potrà sorprendervi con delle bottiglie … pregevoli dal prezzo dimenticato”… .
In questo locale che continua imperterrito la sua rotta “comme d’abitude”, con classe e prestigio, lontano dalle fatuità modaiole, la sosta offre “fiato” a gestori che hanno resistito in un anno durissimo. Agli avventori invece è riservata la soddisfazione di riprendere un po’ di “belle vie”. Non per nulla il ristorante orna il suo ingresso con la targa del “Toque” assegnatogli da decenni dalla Guida Nazionale ai Ristoranti de L’Espresso! Pochi in Liguria ad averla conquistata e conservata ininterrottamente nel tempo!