Imperia – Ristorante SARRI
Lungomare Colombo 108 – – Tel. 0183 754 056 – www.ristorantesarri.it
E’ riconosciuto da tutte le Guide Critiche Nazionali, come uno dei migliori ristoranti liguri. Lo chef fa parte dei JRE (Jeunes Restaurateur d’Europe), anzi ne anche stato Presidente. Pertanto si viene qui, innanzitutto per la qualità della cucina che, ferme le basi liguri, essa qui evolve con tecnica attenta e capace.
Ma ovviamente anche la sala è all’altezza della fama del locale, che ha un look duplice: all’interno è di design spartano-chic come da recenti tendenze; all’esterno sul piccolo patio compaiono invece eleganti tovagliati e mise en place classicissime che fanno la gioia di chi predilige ambienti tradizionali. Il tutto impreziosito dalla chiusura serale estiva della circolazione sulla strada antistante fronte mare.
Post emergenze Covid, finalmente, questo è uno dei locali più “illuminati” dove non ho trovato in tavola alcun provvedimento al risparmio e tutto prosegue come sempre anzi, ad essere pignoli, gli apetizer sono ora saliti a sei assaggi, che potete accompagnare (o meno) da un aperitivo (Prosecco € 6 – Franciacorta € 9 – Champagne € 12), sorseggiando il quale, si consulta tranquillamente la seguente lista. Il pane e le focacce di qualità diverse e tiepidi sono delle tentazioni: è dura resistervi ante inizio pasto!
Quattro ANTIPASTI (€ 24) tra i quali la Bruschetta di palamita locale, peperone alla brace, bagnetto verde su latte di Provola affumicata e cenere di olive Taggiasche; oppure l’intrigante fritto di novellame con confettura di limoni salati e liquirizia. Tre i PRIMI PIATTI ( € 24-28) tra i quali i Cappellacci ripieni di zucchine trombetta in guazzetto di con primizie di mare con il loro sughetto. Oppure gli Spaghetti ai ricci con battuto di gamberi e bottarga di tonno artigianale. Tre i SECONDI PIATTI (€ 32-52), tra i quali i Crostacei di Oneglia in casseruola di erbette aromatiche, un piatto che è un vero trionfo di freschezza, esecuzione, generosità; oppure la altrettanto pregiata portata di Vitella della Bisalta rosticciata alla camomilla, fegato grasso d’oca (raro, ormai) e fondo al Passito. Cinque i DESSERT (€ 6-10), tra i quali il Mordicroccante alla favaTonka, lamponi e sorbetto ai frutti rossi; oppure il cheescake alla ricotta di Pecora Brigasca, edamone, gelé alla viola e cassis.
La cena scorre con buon ritmo e il SERVIZIO, pur gentilissimo, non vi rosola con impersonali convenevoli di maniera, anzi il personale è piuttosto riservato, sarà Patronne ALESSANDRA a curare brevi conversazioni badando soprattutto alla sostanza: evitare i tempi morti anche nelle serate di maggiore affluenza ed osservare tutte le regole di un buon servizio. La CARTA VINI, che occupa una ottantina di video del tablet, consente scelte normali o anche particolari, per tutti i gusti ed esigenze, i suoi prezzi sono regolari e anzi sono numerosi quelli intorno ai 20 euro..
Con il caffè finale arriva un cioccolatino pro-capite (custodito in una preziosa scatola con igrometro): addolcirà eventualmente il conto che, con quattro portate, aperitivo, acqua e caffè oscilla da un minimo di 90 a un max di 125 euro: un prezzo normale a questo livello di qualità d’insieme. Una preziosa risorsa, può essere il MENU DEGUSTAZIONE “LASCIATEMI FARE” a 60 EURO di ben cinque portate a scelta della cucina che direi abbia buone frecce al suo arco per soddisfare chi desidera metter piede qui con il cuore ed il portafogli entrambi leggeri, assicurandosi la gioia di una delle migliori cucine della zona, in un ambientino gradevolissimo.