La recensione: a TRUCCO di VENTIMIGLIA il ristorante CASA BUONO

Ventimiglia 

CASA BUONO

Frazione TRUCCO

Corso Cuneo 28

Tel. 0184 176 0006 – 340 518 8538

Sulla provinciale che conduce al valico di Fanghetto, a circa 6 chilometri da Ventimiglia, c’è la Frazione di TRUCCO  e un rassicurante parcheggio a poca distanza da questo ristorante.  Qui ha impavidamente aperto in febbraio e riaperto da fine maggio, questo locale minuscolo da una ventina di coperti, ma anche meno di questi tempi. Lo conduce un nocchiero che in cucina saprebbe navigare con ogni mare:  il giovane Antonio Buono, dal cognome provvidenziale, che ha frequentato le cucine di Jannone, di Santi Santamaria e per anni è stato il capace “nostromo” che ha supportato i “vamos” di  Colagreco al celebre Mirazur di Menton. Insieme alla moglie, Valentina Florio (un cognome gentilissimo) laureata e pluripoliglotta e capace P.R. (che, in verità, non ha fatto grandi tam tam stampa per annunciare né l’apertura né la riapertura).

L’ambiente è lindo e solare, ha arredi minimalisti, la cucina è a vista. I tavoli immacolati sono di pregiato quarzo bianco, tovaglioli in stoffa così come le minitovagliette ovali le quali sono di una certa ricercatezza; ad ogni tavolo c’è una simpatica pianticella verde in un tumbler con sassolini bianchi, la posateria Bugatti sfoggia pregiate finiture in madreperla da antico ristorante importante. L’impronta è però quella di una raffinata osteria moderna, senza inutili addobbi e trallallà da spolverare, dove prevale la semplicità d’insieme.  

Appena seduti portano prontamente la lista cibi e vini, seguita dal cestinetto dei pani e la bottiglia d’acqua Sparea. La carta, intitolata “LA SPESA DEL GIORNO”, la sera del mio passaggio era così composta: Totanetti e porcini mantecati, patate rosse e mozzarella di bufala (€ 12) – Brodetto marino con cozze, Gamberi Rossi, salicornia di zucchini di diversi colori e i loro fiori (€ 15) – Riso Buono, Grana Padano, limone, bottarga di muggine (€ 15) – Nasello arrostito, melanzana spaccata al datterino fresco e leggerissima salsa bagna cauda (€ 22) – Formaggi (€ 10) – Gelato al fiordilatte, mantecato al momento amarena e zabajone al Vermouth (€ 7).

Ho assaggiato un po’ tutto trovandolo perfetto e servito anche in porzioni generose. Antonio Buono ha confidato, in una intervista alla brava Maresa Bisozzi (su Identità Golose), di ritenere la sua cucina il luogo per nuovi esperimenti culinari. Ma io trovo che poi i risultati nel piatto sono tutto sommato improntati alla semplicità (che però non significa banalità). Ogni portata ha il tocco della giusta esperienza che, senza esibizionismi, crea pietanze equilibratissime nei sapori , senza cadute di tono, dall’inizio alla fine. Antonio, messi da parte i piatti “monstre” d’uso nell’alta ristorazione (che pur gli sono stati ben  noti), punta qui su forniture “di giornata”, cucinate senza cercare di ottenere ad ogni costo gli ah! gli oh! degli avventori, ma rivelando competenza e maestria nel rispetto delle materie prime ed amalgamando sapori: scommetterei che sa essere anche assolutamente irriverente ai dettami classici.  Disponibile un MENU a 40 EURO, annunciato a voce e servito per tutti i commensali dello stesso tavolo.

La scelta vini comprende per ora una ventina di etichette, solo italiane, (a partire da 25 euro) che non danno grandi euforie. Ma scommetterei che andrà in crescendo. Magari per naturale conseguenza del tipo di clientela che si accomoda qui, molta della quale “rigetta” i prezzi roventi di locali blasonati  nei quali occorre tempo e danaro (o miopia),  ma alla quale potrebbe piacere di concedersi qualche etichette pregiata, a prezzi “freddi” come usa qui.

Dimenticavo: i tempi di attesa sono brevi; l’ accoglienza e il servizio sono attenti, capaci, sinceri. Non manca in sala il sorriso ad ogni approccio, che verrà contraccambiati dalla clientela al momento del conto composto da addendi soltanto tiepidi che sfidano ogni confronto a questo livello di qualità. luigino.filippi@alice.it

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