Cervo – Ristorante SANGIO/R/GINO
Via Ugo Foscolo 36 – Tel. 0183 400 175
La nuova insegna del ristorante, scritta in carta, è SANGIO/R/GINO, anziché San Giorgio come in precedenza, ma per il resto poco è cambiato. Il look degli ambienti prosegue con il consueto gusto e confort, un po’ alleggerito di tendaggi e onustà, ma fermi i quadri d’autore, gli argenti, l’oggettistica raffinata e anche tipica sempre di buon gusto e, naturalmente, i pregiate tovagliati di Fiandra, anche al mezzodì. Non manca un sottofondo di buona musica, calma ma non “da dormia” che, essendo strumentale, non infastidisce con acuti di stars rockettare ed è diffusa a volume giusto. Le romantiche salette sono tre, poi c’è la grande terrazza panoramica coperta nonché un terrazzino ligure con ringhiera con soli tre tavoli “galeottissimi”, dai quali nel cambio di luce delle serate estive si può godere uno spettacolare tramonto dal mare al Pizzo d’Evigno (989 metri), che ….. potrebbe essere un ricordo dolce nelle uggiose serate invernali. In questo ambientino di cotanta bellezza e confort patron Alessandro accoglie garbatamente e vi lascia tranquilli di scegliere e consultarvi in tutta libertà e confidenza con i vostri commensali: per lui parla la lista (bilingue) che vi sarà stata consegnata in un battibaleno.
Premesso che, senza se e senza ma, la casa prosegue nella sua tradizione di ottima materia prima, vediamo la carta che si apre elencando nove aperitivi, dai vini fermi al Prosecco e agli Champagne (€ 5 – 12) che verranno serviti con stuzzichini caldi più una “bomboniera” di olive (€ 3).
La seconda pagina offre il MENU LIGURE (€ 25): 1) Troffie al pesto corto (pomodoro e pesto) – 2) Calamari al vapore, cozze, patata e sedano in emulsione di extravergine e limone – 3) un bicchiere di Vermentino di marca. Lo si direbbe disponibile sia a mezzodì che alla sera, non essendo diversamente specificato sulla carta stessa.
La terza pagina è occupata dal MENU DEGUSTAZIONE (euro 45): 1) Carpaccio di Mare con maionese liquida al Wasaby – 2) Calamari al vapore, cozze, patata,e sedano in emulsione all’olio EVO e limone – 3) Gnocchi con gamberetti, aglio, olio, peperoncino e un po’ di Reggiano – 4) Scaloppa di pesce al sale con pomodori e patate gratinati – 5) Cremino con fragole padellate e zenzero.
La carta prosegue con sei ANTIPASTI (€ 15-26), tra i quali i Gamberetti crudi con l’equilibratissima concassa di mostarda di agrumi; nonché le invitanti capesante alla piastra su pesche flambate, fegato grasso e marmellata di cipolla rossa. Le “PIETANZE” sono sei ( € 16-25) tra le quali sono le “acciughe ripiene alla Ligure con Trevisana” imperdibili per materia prima TOP; la scaloppa di pescato in ogni fattura e altri piatti di pescato. Ma va sottolineato, per chi ama la carne, che questo è uno dei rari ristoranti del largo circondario che sta lontano dalle forniture di filiere industriali e si avvale di un macellaio locale che “traccia” rigorosamente il percorso delle sue forniture a partire dai pascoli.
Post … “corona”, i piatti del San Giorgio, mi paiono meno elaborati e più essenziali, felici connubi tra tradizione e modernità; pochi titoli indicano “… su fondo di… ” e i piatti sono assolutamente chiari, cesellati in giusta misura, fermi i sapori-colori talvolta caleidoscopici che da sempre vengono proposti qui; se siete curiosi e golosi, oltre che piacervi al sapore, vi divertiranno anche come aspetto.
Se tutto ciò non bastasse con questa riapertura è comparsa sui tavoli una piccola lavagnetta con le PROPOSTE DEL GIORNO: al mio passaggio ecco la Panzanella di Gamberi di Oneglia (€ 38) – gli Spaghetti all’aragosta (€ 28) – il piatto TOP di scampi e Gamberi di Oneglia grigliati con verdure (€ 55).
I DOLCI sono sei (€ 6,50 – 8), tra i quali il Cremino con fragole padellate e zenzero, oppure il gelato alla crema servito con salsa al cioccolato. Abbinabile un pregiato Passito di Pantelleria a bicchiere (€ 10). In ultima pagina compare una selezione di 22 distillati (€ 8-18): Rum, Whisky, Cognac e Bas Armagnac, Tequila di ottima etichetta.
La CARTA VINI è il volume in pelle che viene appoggiato con le cautele prescritte di questi tempi. C’è una straordinaria offerta di centinaia di etichette e di decine di Champagne, la passione di Alessandro, che può illustrare caratteristiche e sfumature di ogni etichetta.
A fine serata chef Caterina, dalle originali “mises” ormai proverbiali, passa a tutti i tavoli e si ferma se gradita, chiedendo, ascoltando, spiegando; si direbbe faccia tesoro delle parole degli avventori e, entusiasta del suo compito pare divertirsi anche… .
Infine, ma non ultimo: il servizio scorre via al ritmo giusto. Tutti bravi, ma Michele, cameriere versatile e di deliziosa bonomia, sa assecondare un cliente e si avverte la sua passione per il proprio lavoro. Vi farà sentire accolti e “a casa”: bravo!
Non mancate a questi tavoli estivi, ma prenotate sempre e per tempo! luigino.filippi@alice.it