La recensione. A Imperia Trattoria della ETTA

IMG_20200110_194345 - Copia                                  Imperia – TRATTORIA DALLA ETTA

Via Bonfante 4 (Piazzetta Arimondi) Tel. 339 548 64 79

Aperti  tutti i mezzodì  feriali, il venerdi sera  e il sabato sera.

Siamo nel cuore di Oneglia, nella Piazza Dante con fontana. A levante del palazzo famoso per il suo soprannome “Il Cremlino”, c’è lo storico Caffè Piccardo che, chiudendo all’ora di cena, libera diversi  parcheggi antistanti. Se siete dei fortunati potrete fermarvi proprio qui e raggiungere il ristorante che è a una trentina di metri: un indirizzo centralissimo che diventa anche prezioso … quando piove, grazie ai portici “sabaudi”. Il locale è sul retro dei palazzi ed ha anche una piazzetta tutta sua ben sistemata che, nei mezzodì soleggiati invita a pranzare piacevolmente all’aperto, anche in inverno.

Si entra e la grande sala con importante pilastro al centro dà subito l’impressione di un locale “giusto”. Non  c’è musica di sottofondo, che sarebbe inopportuna a causa dei soffitti a volta; in fondo  oggi il silenzio è un lusso rispetto a certa “musica di consumo”. Due grandi quadri coloratissimi ingentiliscono piacevolmente un ambiente di classe e senza concessioni a fronzoli inutili. Alla data del mio passaggio erano aperti da soli otto giorni e qualche particolare era forse ancora da mettere a punto, ma è un piacere veder aprire un locale con questi entusiasmi. Agli ampi tavoli quadrati  le sedie rustiche (tipo “careghe”) hanno solida seduta in legno; le tovaglie in stoffa sono di qualità e la loro stiratura perfetta fa ben sperare che non cadano nella tentazione degli ormai troppi locali “nudi senzatovaglia”). I bicchieri sono di tono e le stoviglie, essendo di forma classica indicano che il loro “design” non consentirà di “strisciarvi” quantità di cibo miserevoli …  Anzi, la cucina m’è parsa non mettere affatto in discussione quella offerta da sempre nello storico locale di Lucinasco.

FABRIZIO, vero personaggio in sala, espone la carta cibi a voce e allunga poi con un “sunto” dei vini disponibili, così almeno a mezzodì. Per la sera, virando il locale a “trattoria elegante” con maggior cura dell’insieme, parrebbe che a breve predisporranno gli agognati elenchi, certo senza necessità di scriverli in “cinemascope“, ma che consentiranno di scegliere con calma, consultarsi in libertà con i propri commensali e, non ultimo, conoscere in anticipo i prezzi delle bottiglie.

ETTA ha appena ricevuto una ventata di entusiasmo grazie all’ingresso in cucina della sua seconda generazione, MATTIA e NICOLO’. La sua cucina è sempre stata di specialità liguri dai sapori decisi e precisi. Tra gli ANTIPASTI ecco l’apetizer di panissa fritta, l’insalata di stoccafisso, lo sformato di porro con crema al Parmigiano, il “Preve” alla ligure, le acciughe ripiene. Nei PRIMI PIATTI i ravioli ai due arrosti di vitello e maialino al burro e rosmarino, gli straccetti di pasta fresca con pesto patate e fagiolini, lo zemin con Fagioli di Conio, le crepes di zucca noci e maggiorana. Nei SECONDI il coniglio al timo, che ho trovato un po’ “imparentato” ad un brasato, la faraona disossata all’arancia, il capriolo o cinghiale o daino in umido. Nei DESSERT, fatti in casa, oltre al tiramisù, al dolce all’amaretto, ai bavaresi con frutta di stagione; si stacca dai titoli consueti la “Stroscia” di Pietrabruna, preparata artigianalmente con la vera ricetta originaria, di una certa piacevole friabilità, ferma la giusta consistenza.

L’olio proviene dalle 2500 loro piante di ulivo in Lucinasco, Pietrabruna, Vasia, Pantasina. I vini, al momento, sono una trentina e soprattutto liguri e piemontesi, ma l’elenco presto crescerà. I prezzi delle bottiglie non mi sono tutti noti, ma dovrebbero essere in linea con l’insieme, cioè onesti.

Concludendo: è un locale che a Imperia pareva fosse atteso e infatti le prenotazioni sono fioccate copiose fin dalla sua apertura: meglio prenotare con un certo anticipo. Le ragioni sono semplici: in una trattoria elegante si trova accoglienza calorosa franca ed amicale, una cucina di tradizione di territorio, un servizio informale e veloce ma ben eseguito e, cosa che non guasta, anche una “resa dei conti” finale che tiene su il morale: 32 euro, comprendente a scelta: due antipasti, un primo, un secondo, il dessert e il caffè, altre bevande escluse.  Ce n’è abbastanza per diventare il locale che davvero è da inserire senza indugi nella nostra agenda.

luigino.filippi@alice.it