In servizio di sala è sempre più … disservizio. L’aria di troppi camerieri è quella di gente che se ne infischia, che non ascolta il cliente, che si fa i fatti suoi senza ascoltare il cliente. Perciò, avanti con l’acqua gassata e fredda quando la richiedete naturale e fuori frigo, avanti i peperoni nei contorni dopo che avete appena detto che non gradite i peperoni, avanti con i “Chiedo in cucina ” e poi mai arriva la risposta. La lamentela di tutti, proprio tutti gli esercenti la ristorazione è: siamo disperati. Vengono, quasi non si tolgono neppure il casco e chiedono subito “Quant’è la paga e se si deve lavorare il sabato”… . E’ giunta l’ora che le scuole alberghiere tornino a formare seriamente: in un Istituto Alberghiero ho visto il prof che masticava ChevingGum durante il servizio, mentre gli allievi servivano svaccati. Al Lycée Alberghiero di Nice ho interrotto il pranzo e me ne sono andato: quello stesso Istituto 20 anni orsono meritò la prima pagina de La Stampa a firma Raspelli, con il quale ne testammo in anonimato il ristorante un mezzodì feriale qualunque. Rimedio: al momento proprio non ne vedrei …