L’altro Bergoglio: quando il futuro Papa cucinò per un matrimonio

“Chef Bergoglio! Suonerebbe molto strano. Eppure l’attuale Papa Francesco per una volta nella sua vita ha fatto davvero il cuoco ma non solo a “pranzi casalinghi”Lo ha fatto anche ad un matrimonio!  E’ accaduto nel 1992, quando tornò a Cordoba come direttore spirituale e confessore della chiesa della Compagnia di Gesù. Lo  raccontano, Javier Cámara e Sebastián Pfaffen in Gli anni oscuri di Bergoglio” (Ancora editrice).

Ma facciamo un passo indietro. Padre Jorge Bergoglio ha avuto un buon rapporto con la cucina sin da bambino.

La malattia della madre

Lui stesso racconta un fatto doloroso per la sua famiglia che lo ha portato ad imparare a cucinare. Nel febbraio 1948, per diversi mesi, sua madre perse le capacità motorie dopo aver dato alla luce la quinta ed ultima figlia. Questa situazione obbligò i figli a collaborare in tutti i compiti casalinghi. Quando tornavano da scuola, la madre li aspettava con gli ingredienti per preparare il pranzo sulla tavola.

Dovevano rimboccarsi le maniche e seguire le indicazioni che dava loro la madre, seduta in un angolo della cucina. «Così abbiamo imparato a cucinare. Tutti sappiamo fare qualcosa, almeno le fettine panate», ha detto lo stesso Bergoglio quando era cardinale.

L’ottima paellas

Con il tempo, imparerà a fare buonissime paellas, piatto con cui onorava i fratelli della Compagnia di Gesù ogni 31 di ottobre, in cui si celebra il santo patrono dei fratelli coadiutori: sant’Alonso Rodríguez.

Alejandra

Ma l’episodio in cui Papa Francesco ha dimostrato di essere un vero e proprio chef da cerimonia fu il matrimonio di Alejandra Spinassi, nell’estate del 1992. Alejandra era una nipote di Ricardo Spinassi, suo collaboratore alla Residencia Major di Corboda.

Ricardo è nato e cresciuto nella baraccopoli (detta anche “villa miseria”) a Bajo Pueyrredón di Córdoba. Lì ha conosciuto diversi sacerdoti e fratelli della Compagnia di Gesù che evangelizzavano nelle baraccopoli.

 “Carne e timballo di riso come antipasto”

Dunque c’era tra loro un rapporto di lungo corso, tanto più quando si sono ritrovati alla Residencia dove Ricardo aveva un vero e proprio ruolo gestionale. L’uomo ha descritto l’episodio nei dettagli l’episodio del matrimonio:

«Mio fratello, il padre della sposa, mi aveva chiesto di occuparmi del cibo per la festa, che non sarebbe stata una grande festa ma sicuramente un bel raduno con familiari e amici. Io e Irma non sapevamo cosa preparare ed eravamo preoccupati. Padre Jorge ci domandò che succedeva e gli spiegammo la situazione. Allora ci disse: ‘Facciamo carne e un timballo di riso per antipasto’. E non solo ce lo disse… ma si mise a preparare tutto!».

Dall’alba alla siesta!

Il futuro Papa, che stava attraversando un momento di purificazione interiore lì a Cordoba, che nel futuro sarebbe intervenuto nelle vicende mondiali con una parola di pace, si rimboccò le maniche della sua veste scura, si mise un grembiule e dedicò tutto un giorno, dall’alba alla siesta di un sabato per preparare da mangiare per un matrimonio semplice di una famiglia semplice che appena conosceva.

«Quando siamo arrivati quella mattina nella cucina della Residencia padre Bergoglio aveva già bollito tutta la carne… Aveva cucinato all’alba mentre gli altri sacerdoti e fratelli della comunità dormivano!».

Le “Nozze di Cana” argentine

Dopo aver tagliato la carne finemente, Bergoglio, Spinassi e Irma prepararono una salsa per condirla; bollirono il riso e lo servirono come un timballo con l’aiuto di un bicchiere di yogurt. Senza che nessuno lo sapesse, ad eccezione di Ricardo e Irma, il matrimonio della nipote si trasformò in una “nuova versione” delle nozze di Cana, in cui Bergoglio, con la sua generosità fece il miracolo degli alimenti, somigliando a Gesù nel Vangelo che, su richiesta della madre e per la celebrazione dell’amore coniugale, convertì l’acqua nel migliore dei vini.

Ricardo ha spiegato che Bergoglio non solo li aiutò a cucinare ma, affinché loro potessero preparare la festa e accompagnare la nipote, quel giorno si incaricò di tutto il lavoro che loro non potevano svolgere nella Residencia: dal lavare i piatti fino all’accudire gli infermi.”

E’ un brano tratto dal sito: ” Aleteia”