Svelati i dieci indizi per riconoscere il dolce ideale con il pastry chef dell’anno Andrea Tortora e il divulgatore Christian Fabrizio in un corso all’Accademia Marchesi. “Il panettone perfetto non esiste – come sanno i pasticceri che vogliono di volta in volta alzare l’asticella – ma di sicuro è possibile capire quando uno è migliore di un altro. Nel laboratorio didattico dell’accademia, la ricerca del panettone ideale è andata in scena con la regia del divulgatore gastronomico Christian Fabrizioe di Andrea Tortora, pastry chef del ristorante tre stelle Michelin St. Hubertus, e neo premiato come migliore d’Italia dalla Guida dell’Espresso.” C’è differenza tra un panettone industriale, uno artigianale e uno di un pastry chef. In ogni caso “la degustazione del panettone deve essere a fetta intera, non di singoli pezzetti, perché bisogna valutare anche l’equilibrio dalla testa al fondo”.
VALUTAZIONE VISIVA: La vista è il primo dei sensi in ballo e riguarda la capacità di attrazione e seduzione.
VALUTAZIONE OLFATTIVA: 1) riguarda la fragranza, ossia dell’odore tipico dei prodotti freschi, appena fatti o (nel caso di vini o formaggi) nel momento migliore della loro espressione. 2) Genuinità/Franchezza – 3) Ricchezza/Complessità – 4) Eleganza/Finezza
VALUTAZIONE TATTILE: 1) Leggerezza/Vaporosità – 2). Tessitura/Consistenza
VALUTAZIONE GUSTATIVA: 1) Equilibrio/Armonia
VALUTAZIONE ESPERIENZIALE: 1) Coerenza generale
Memorabilità: Il perfetto equilibrio tra i sapori e la coerenza complessiva aumentano la memorabilità dell’assaggio.
Sono soltanto i titoli dei paragrafi di un pezzo comparso sul seguente sito a firma ELEONORA COZZELLA. Per gli interessanti dettagli il link è il seguente: