LE BEAU SEJOUR
14 Place de la Republique
Tel. +33 (0)493 41 46 15
Dall’inizio di Cap Martin, una strada assai comoda si snoda per una decina di chilometri verso Gorbio. Sì, proprio verso quella severa rocca con castello che abbiamo sempre visto tutti transitando sull’autostrada oltrefrontiera.
Giunti al borgo, più leggiadro di quanto non appaia dall’autostrada, il parcheggio è a circa 100 metri oltre la piazzetta, dopo lo storico olmo, in verità un po’ sacrificato, che resiste come rotonda stradale e del quale una incisione su pietra del 1900, parzialmente in italiano, indica che è qui dal … 1713 !
Qui di fronte ecco l’ Albergo Beau Sejour, la nostra méta. Costruito nel 1880 e dal 1924 in gestione alla stessa famiglia (oggi alla quarta generazione), ha un patio esterno con uno storico pergolato di ciclamino la cui ombrosità soffoca un po’ l’insieme, ma ne salva i tavoli dal dardeggiare del solleone, che qui non scherza davvero. L’interno è una inattesa sorpresa, per il design d’insieme, nelle strutture e arredi in bianco decappato, divani comodi, un comodin con … cuscini, una bamboletta su una poltrona rosa cipria, , oggetti d’arredo di buon gusto, appliques e lampade al punto giusto, statuette, vassoi colmi di argenteria, sedie in vimini talune ricoperte di bianco, uno scialle messo lì su una poltrona, vasetti su centrini, ingrandimenti di foto di famiglia. In fondo oggi il cliente s’innamora dell’ambiente e qui, tra legni, specchi ed altre carabattole, questa sembra la casa della nipote di Nonna Speranza di Gozzano, ricca di tante cose piene di significati, forse di ricordi…. ma in chiave modernariato.. .
Limitandomi comunque al mio compito, osservo che i tavoli e le sedie sono comodi, il tovagliato è di pregio, le stoviglie piacevolmente decorate con fiori blu, le posate argentate con logo, il pane (così-così) è a fette nel cestino con centrino; dai tavoli verso la vetrata si gode un piacevole panorama sulla campagna sottostante.
Potrete ordinare un aperitivo Kir Royal (12 euro) e prendervi il tempo di scegliere con calma alla carta, anche in italiano: una rarità in Francia. Passato l’ordine ecco giungere, l’amuse bouche. Con mia vera sorpresa, esso consiste in un assaggio di buon minestrone all’antica, che per molti ristoranti d’oggi sarebbe stato una porzione.
Della poderosa carta, cito poi tra le ENTRE’ (dai 12 ai 20 euro) il fegato grasso della casa che, pur essendo d’anatra e non di oca, non aveva alcun retrosapore, servito in vasetto con contorni di verdure fresche e marmellata in gocce. Oppure una ricchissima vera insalata “Nicoise” . Non mancano le specialità del paese: frittelle di melanzane e di fiori di zucca, Barbajuai etc… come nel ponente ligure… Le proposte di CARNI, dai 20 ai 28 euro, sono sette, tra le quali il coniglio (o il manzo) in umido e ravioli della casa; oppure il filetto di anatra con miele e fiori. Per il PESCE la proposta è il branzino alla griglia con finocchio e cumino (300-400 grammi, a 26 euro) che non ho assaggiato, ma che ho visto passare ed aveva un bell’aspetto. Al DESSERT le proposte, oltre al formaggio, mi sembrano le solite ma, che bellezza: la Tarte Tatin anche nello spessore, è una vera Tatin! Sempre più rara a trovarsi, da non confondersi con la Tatin plagiata, una banale torta di mele, come spesso capita un po’ ovunque!
Al mezzodì servono unicamente il menu da 29 euro di tre portate fino alle 13.30. Per pranzare alla carta occorre attendere le 13.30 . Il menu Degustation (47 euro) comprende due portate, intermezzo di sorbetto, formaggi, dolce del giorno. In CARTA VINI era finito lo Champagne di un Petit Récoltant, ho allora chiesto di servirmi quello dell’ aperitivo, ma francamente non era un gran che. Per il resto mi pare che in cantina abitino belle bottiglie, in linea con l’insieme del locale.
Concludendo una “escapade” nella vicina Francia per vedere in che consiste colà la ristorazione che, affrancatasi da atmosfere paesanotte, ne ha valorizzato il lato migliore ed creato un locale che è veramente all’onor del mondo. Attenzione: non accettano Carte di credito ed hanno lunghe chiusure in inverno.
Infine, con un po’ di fortuna, sulla piazzetta sovrastante il ristorante, potreste anche imbattervi in un piacevole concerto con tante musiche francesi, che oggi raramente vengono suonate nei luoghi di ballo.
Luigino.filippi@alice.it