Ventimiglia Ristorante MARCO POLO – Lungomare Cavallotti 2 . Tel. 0184 352 678 – www.marcopolo1960.com
Dal di fuori la storica struttura al centro della passeggiata a mare, sovrastante il bordo della spiaggia, soprattutto di giorno, appare dignitosa,ben difesa dal salino, ma un po’ datata anche se porta molto bene i suoi anni: è pensabile che sia la burocrazia a scoraggiarne l’ammodernamento. Ma appena entrati la musica cambia completamente: le pareti e anche il soffitto sono in boiserie ben mantenuta, ci sono belle applique biluce ad ogni montante che erogano bagliori soffusi, le vetrinette contengono prodotti pregiati, i tavoli sono ben sistemati compresi un fiore e una vera candela (nuova) in una boule importante. Insomma un ambiente molto, molto romantico! L’accoglienza è in “linea” con la raffinatezza dell’ambiente, con garbata vivacità, sorridente e attentissima ad ogni particolare. Da poco tempo è giunto qui il figlio del titolare, “reduce” da anni di esperienza in cucine internazionali blasonate, ma per il momento mi pare che la sua giovane maestria influenzi con molta prudenza e a piccoli passi, il praticato decennale del locale. La carta cibi, che meritoriamente non prevede il coperto, offre sette ANTIPASTI (dai 10 ai 26 euro): ne cito l’assortimento di tutte le specialità di antipasti caldi di mare e crostacei (servito unicamente per la totalità dei commensali) che è un vero profluvio per sibariti buongustai. Sei i PRIMI PIATTI (dai 14 ai 28 euro) tra i quali i cannelloni di granchio con asparagi e pecorino con salsa al pepe rosa; oppure la fricassea di aragosta con tagliolini freschi con basilico. Nei SECONDI i piatti di pesce sono sette (dai 14 ai 29 euro), quelli di carne tre (dai 16 ai 24 euro). Cito l’astice e foie gras, chips di patate dolci, riduzione di aceto di lamponi che credo sia un riuscito classico “eterno” della maison; oppure triglie e midollo che, su crema di Fagioli di Pigna coniuga mare e territorio con tracce di salsa al balsamico. I piatti di carne sono tre (dai 16 ai 24 euro) e tra questi l’agnello, ineluttabilmente del Sisteron al timo, un classico francese, molto diverso, anche come pezzature, da quelli serviti in Italia. Per quanto riguarda i DESSERT, il carrello dei formaggi è ben fornito ed invitante (non perdete i fiori di Tète des Moines). Mentre tra i DOLCI la Mousse di prugne all’Armagnac è degnissima di esser assaggiata ma, tutto sommato, la suggerirei come ultimo assaggio dopo la serie di dolci di un altro carrello ai quali i più golosi potranno abbandonarsi. Infine, il MENU DEGUSTAZIONE consiste in 5 generose portate e costa 52 euro. Il MENU PRANZO di tre portate costa 24 euro. La carta vini elenca decine di buone etichette a prezzi normali. Gli appassionati di bollicine potranno stappare un Veuve Pelletier a 50 euro, così come altri vini d’oltralpe il cui prezzo conquista i molti “cugini” francesi, qui numerosi. I tre addetti alla sala svolgono degnamente il loro compito e la serata scorre via nei tempi giusti, con una musica di sottofondo di qualità il cui volume verrà abbassato mano a mano che giungeranno nuovi avventori per non creare clamore in sala. Infine, cosa che non guasta, al momento del conto nessuno fa gli occhi grossi e anzi molti allargano il sorriso. All’uscita mi hanno consegnato un biglietto da visita con il seguente testo:” Com’è stato il vostro soggiorno? Vi invitiamo a scrivere una recensione sul nostro ristorante su tripadvisor. Grazie per i vostri commenti sinceri.” Beh, io ho preferito commentare qui….. luigino.filippi@alice.it –