
Gli svizzeri decidono il 4 marzo se permettere alla Confederazione di continuare a prelevare due imposte che sono le sue principali fonti di entrata. Un voto che rientra in una vicenda elvetica ultracentenaria di federalismo e di democrazia diretta.
All’estero può sorprendere, ma in Svizzera è del tutto normale che il popolo abbia il potere di accordare o meno allo Stato la facoltà di imporre delle tasse e persino di avere l’ultima parola sulle loro aliquote e tariffe. La sovranità popolare è infatti intrinseca nel sistema elvetico di democrazia diretta.
