Via Volta 32 – Tel. 3283035277 – www.papeidaturta.it
Gli Alassini sono un po’ gelosi della loro “perla”, tanto che negli anni ‘70 si opposero alla realizzazione di una uscita autostradale (che avrebbe portato clientela troppo “weekendina”) e, tutto sommato, ancora oggi essi vezzeggiano più il viaggiatore invernale che i festanti “bagnanti”estivi in bermuda e bottiglietta. Forse anche i visitatori ne apprezzano in inverno la vista del mare senza cabine, il traffico inesistente, i passanti rilassati e anche disponibili a dare qualche indicazione. E’ stato grazie a loro che ho trovato un parcheggio nella zona più “inn” della cittadina, ovvero nei pressi del famoso locale movidaiolo “UBrecche” ( sempre aperto anche nei feriali invernali). Da lì basta prendere a piedi verso gli archivolti in direzione del mare e dopo una cinquantina di metri sarete arrivati.
Il locale è piccolino, intimo, razionale, ordinato e “sa” di nitore e cura in ogni particolare. La cucina è un box in cristallo che occupa una parte là in fondo alla sala ed è separata da voi unicamente da vetrate grandi e trasparenti, perfettamente insonorizzate e isolate. I tavoli non sono troppo ravvicinati, ci sono poltrone comode, le tovagliette sono di carta color “papé mattu” ma i tovaglioli sono in stoffa, le posate in inox splendente, i bicchieri da vino sono a calice e per l’acqua sono previsti “gotti” moderni; il cestino del pane è curato e il suo ripristino è frequente.
Si sa che i Liguri si ostinano a sorridere un giorno si e un giorno no e, in effetti, anche qui non ho trovato nessun aiuto che mi abbia tolto l’impressione di essere sull’ ermo colle. Ma quando è il momento, il servizio va e viene silenzioso, spedito e diligente provvedendo al necessario. La carta cibi, con sottotitolo “Cucina Creativa”, di primo acchito potrebbe aprire aspettative diverse sia in fatto di quantità che di contenuti. E invece i piatti hanno titoli conosciuti e le quantità sono generose. Riproduco ora la carta della sera del mio passaggio.
Coperto: 2 euro. Quattro ANTIPASTI: insalata calda di mare e verdura (€ 14); tartare di Fassona con condimenti (€ 12); funghi, nocciole e crema di ceci di Merela (€ 10); crudo di pesce (€ 20). Cinque PRIMI: spaghetti alla chitarra con polpo, pomodoro secco e fresco (€ 15); pasta e fagioli (€ 12); ravioli di borragine al “Tocco” genovese (€ 11); trofie al pesto accomodato (€ 10); bigoli di pane alla nostra carbonara (€ 13). Quattro SECONDI: Coniglio alla ligure (€ 12); Agnello disossato con castagne e patate (€ 14); moscardini in umido con piselli (€ 13); zuppa di pesce spinato (€ 22). Quattro DOLCI: crostata di mele con crema pasticcera alla cannella e mandorle (€ 6); torta morbida al cioccolato con composta di pere (€ 6); zabaione con cantucci e cioccolato bianco (€ 5); panna cotta con passatina di frutti di bosco e cioccolato fondente in scaglie (€ 5). La sera del mio non ho trovato menu, ma d’altro canto, forse a questi prezzi non se ne sente il bisogno.
La carta vini è essenziale ed ha prezzi convenienti. Gli appassionati di “bollicine” possono fermarsi a un Prosecco Superiore Valdobbiadene extra dry millesimato DOCG Ca’Val.
Un locale semplice, con cucina di qualità, anche per una sosta veloce e senza tanti “trallallero”.