La recensione: Ristorante Trattoria della Etta a Lucinasco IM

foto2[1].                               Lucinasco –  TRATTORIA DALLA ETTA

.                                      Via Roma 33 – Tel. 339 548 64 79

Tra un ghirigoro e l’altro, la carrozzabile si snoda tra colline di uliveti senza radure, per giungere a 500 metri d’altezza a Lucinasco, senza che ve ne accorgiate nemmeno, perché i 20 minuti da Imperia passano facilmente,  grazie alla piacevolezza dell’ambiente, soprattutto in questa stagione di raccolta delle olive. Sino a che giungerete a questo borgo, una perla linda e curata, con panorama sull’ ampia vallata del Maro e quella dell’Impero, al quale non manca neppure un laghetto e una chiesa importante e molto suggestiva che merita il viaggio.

Fabrizio ed Etta, già dedita ad altre attività, ormai da molti anni si sono dedicati all’esteso uliveto di famiglia, ma trovano il tempo per seguire la loro passione, che ha fatto di questo ristorante uno dei migliori della valle. Il locale ha in estate un fresco pergolato con glicini d’epoca, molto “preso” la sera, ma in questa stagione offre altrettanto il suo “meglio” in una sala d’antan color rosa antico, arredata con semplicità ma con garbo, con atmosfera accogliente. Si sa che l’interno dei locali ha sempre maggior personalità rispetto ai dehor, salvo eccezioni ubicate in siti particolarmente vocati.

La cuoca, Antonietta Lavagna (Etta), partendo da prodotti di primordine, come il loro Olio EVO, i Fagioli di Conio, ed altre primizie del loro orto e della valle, offre piatti semplici e generosi. E’ una autodidatta, ma evidentemente la sua passione per la cucina ha fatto il miracolo. Tra gli ANTIPASTI cito l’ insalatina tiepida di stoccafisso, oppure lo sformato di porro e patate con crema di Parmigiano. Tra i PRIMI PIATTI i ravioli di erbette  burro e salvia o con ragù di selvaggina, oppure ancora gli streppa e caccialà al pesto. Dei SECONDI PIATTI la faraona disossata all’arancia oppure il coniglio al timo e rosmarino  con verdure di stagione. Dei DOLCI la loro consuetudine è quello all’amaretto ma in questa stagione “va” il bavarese ai cachi con salsa al cioccolato fondente. Il tutto servito in quantità generose e presentazioni garbate.

Il camaleontico Fabrizio, che per aria “complice” e comunicativa alla Proietti, avrebbe forse ottenuto molte soddisfazioni su un …palcoscenico, non ci ha mai provato ed ha invece scelto di restare qui, per curare l’andamento del servizio in sala  che è veloce, efficace e sorridente, anche nei comprensibili momenti di stress. Un servizio che talvolta può allungarsi un po’ perché Etta prepara di persona tutti i piatti, ma chi viene qui, non va mai di fretta… A proposito: ricordatevi di prenotare sempre, perché l’indirizzo è assai frequentato da locali e da molti stranieri stanziali.

Per la CARTA VINI, come del resto per l’offerta cibi, pare che entrambe siano in ristampa e presto potrete consultarle in tranquillità e confidenza con i vostri commensali ma, nel caso, il patron non si farà pregare a presentarvela a voce e anche a …concedere i necessari bis alla sua declamazione. La scelta delle etichette, comunque, denota una certa ricerca dei vini fatta con passione e “indovinata” … Naturalmente c’è anche un vino della casa, compreso il quale, per un pasto completo, la “resa dei conti finale” si attesta sui 35 EURO: una addizione con addendi da angeli che tiene su il morale e assicura frequenti ritorni.

Luigino.filippi@alice.it