La recensione: Ristorante Rocce di Pinamare ad Andora.

mtrncm                                  ANDORA  –  ROCCE DI PINAMARE

Via Aurelia 39 – Tel. 018285223

www.roccedipinamare.com

Ah,che meraviglia venirci un’ora prima del tramonto e senza avere fretta! Per assistere allo spettacolo naturale e mestoso del cambio luce sul mare, al rientro serale della barche verso il placido porto, all’accendersi delle lampare sul mare e delle altre luci del golfo. E, se siete dei romantici, programmare anche di attardarvi, perché da qui la luna è da cartolina! Da cinquant’anni  questo emblema dell’ accoglienza TOP in Liguria, offre il suo grande parcheggio privato, dal quale, attraverso la loro pinetina e addirittura l’attraversamento di un ruscelletto, si giunge al ristorante. Dopodiché non resta che accomodarsi sul grande patio/terrazza coperta e vetrata,rccdpnmr,

oppure, in estate, installarsi al “passaggio a est” a margine della terrazza in fondo, posta fra le rocce e i fiori spontanei della vegetazione tipica mediterranea (molto richiesto il tavolo Del Piero). Da là un punto di osservazione verso il mare, della collina a ponente,  da dove non è male anche abbassare lo sguardo verso il loro splendido ed enorme stabilimento balneare con la sabbia curata ogni sera.

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La cucina di Luigi Bombardieri e di Carlo Posati è collaudata e … garantita….  Essa offre, in quantità ragguardevoli: ANTIPASTI (prezzo medio 21 euro), tra i quali il Gran crudo di mare;  oppure la crocchetta alla Chinoa con ripieno di melanzane, cuore di taleggio, croccante di guanciale su vellutata di carote viola. PRIMI: (prezzo medio 20 euro), tra i quali i Tagliolini all’astice, pomodoro fresco e basilico; oppure gli spaghetti alla chitarra pastificio Mancini al ragù di moscardini, zenzero e lime. SECONDI (quasi tutti a 25 euro): La fantasia di pesce con gambero, totanetti, filetto di pesce, padellati con verdurine di stagione;  oppure il baccalà cotto a bassa temperatura su maionese liquida alla pesca bianca e senape, glassa di soia e briciole di Pane di Triora.

Il servizio? Lasciate che vi accolgano deliziosamente, sorridenti e calmi, come da anni, anzi da decenni, sanno fare qui… impossibile resistere alla bonomia dello “storico” e onnipresente Alessandro,  che con il suo staff, vede e provvede a tutto, al momento giusto e nei modi giusti, dimostrando amore per il suo lavoro e generosità verso ogni cliente, senza far figli e figliastri. Il suo motto? “Non c’è problema” motto che, del resto è la stella polare di questo locale.  La carta dei 100 vini è ben “costruita”, con equivalenza di bianchi e rossi, fatto non consueto in un ristorante che cucina prevalentemente pesce.

Per quanto riguarda il conto, esso non fa fare gli occhi grossi, considerato il comfort dell’insieme. Al mezzodì c’è anche un self estivo da 15-20 euro che può far scoprire il sito: dopodiché certamente ci tornerete la sera, come le tre generazioni di clienti che furono e sono centrati, proprio a questi tavoli, dall’instancabile Cupido, nascosto chissà dove.

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