Arma di Taggia – GIUAN dal 1863
Via C. Colombo 290 – Tel. 0184 43059
A 100 metri dalla spiaggia, l’albergo “Giuan dal 1863” è stato completamente rinnovato ed ha otto nuovissime camere di buon gusto e di collaudata funzionalità anche nei particolari. Il suo ristorante, indipendente e molto frequentato da ospiti esterni, propone ben tre ambienti: la Sala Principale che è stata rinnovata con “savoir faire” salvaguardando attentamente la sua impostazione d’epoca, il suo bel pavimento in granito decorato ed altri particolari in stile Liberty, sala che oggi sta diventando una preziosità. C’è poi il salone in pietra a vista, così come i suoi travi del tetto che, nonostante qualche tentativo di “alleggerimento” pare non voler mollare e anzi salvaguarda la sua algida severità di due secoli. Infine ecco il grande dehor estivo di simpatica leggiadria, in linea con la tendenza attuale ed anche silenzioso, da quando è chiuso il traffico verso la passeggiata. Sotto volte in canniccio ben installato e con qualche tendaggio svolazzante, i tavoli sono molto distanziati, il tovagliato non è “alla zuava” e copre, appunto, tutto il tavolo con preziosa stoffa cru candida, le sedie intrecciate hanno i braccioli (particolare ormai rarissimo ovunque) e invitano a star comodi, gli altri accessori di mise en place sono curati, c’è una bottiglia di olio EVO del frantoio Nuvolone, nonché una simpatica minilocandina che annuncia le “SUGGESTIONI DELLA SETTIMANA”. Al mio passaggio essi sono: un assortimento di pesce marinato e crudo (€ 20), oppure una tartara di manzo battuta a coltello (€ 18), o ancora i mezzi rigatoni “shakerati” con calamaretti, zucchine trombette e pomodoro Cuordibue (€ 16), gli spaghetti aglio olio e peperoncino con vongole veraci (€ 16) e infine il filetto di gallinella in guazzetto con verdure (€ 18). A parte questa “raccomandazione”, la carta vera e propria, intelligentemente attenta al gusto di questi tempi di “mediterraneizzazione”, prevede a quattro ANTIPASTI (dai 14 ai 16 euro), tra i quali la splendida insalata di Cappon Magro alla Ligure (€ 16), quattro PRIMI tra i quali il tortello di ricotta Brigasca in guazzetto ristretto di zuppetta di mare e guanciale tostato, sei SECONDI, tra i quali il pescato del giorno al forno o alla griglia con verdure di stagione al prezzo insolitamente basso di 6 euro l’etto; infine la carta dei cinque DESSERT (€ 7), abbinabili a un calice di sei vini adatti, propone, in felice connubio tra Campania e Liguria, un simpatico Babà al… Moscatello di Taggia!
Ci sono anche due convenienti menu degustazione, composti dal cuoco con i piatti della carta e con le proposte stagionali dell’orto e del pescato. Quello di 4 portate costa 35 euro e quello da 5 portate 40 euro. I menu del mezzodì sono a 18 e 24 euro, comprendenti entrambi un calice di vino. La carta vini e il patron cantiniere svolgono degnamente il loro compito: le pagine sono molte e i prezzi sono riguardosi del vostro portafogli. Non c’è Champagne ma un buon assortimento di Spumanti Classici italiani, tra i quali gli splendidi Mattia Vezzola Costaripa sia bianco che rosé.
Dimenticavo: l’accoglienza del patron è deliziosa ma senza inutili panegirici e gne gne di circostanza anzi, per dire più precisamente, è di rispettosa amabile convivialità. Il restante personale di sala, con un servizio diligente, solerte e sorridente, completa la simpatica sosta che normalmente si conclude in tempi ragionevoli rispetto al “ 100% espresso” proveniente dai fornelli. Infine la casa ha anche qualche risorsa in fatto di parcheggio. Concludendo: di questi tempi trovare una casa che pratica la buona ristorazione di famiglia a prezzi concorrenziali con i vari locali da aperipranzo, aperimerende, apericene etc… e, pur tuttavia senza tirarsela affatto, fa ben sperare per il presente e il futuro della ristorazione nel Ponente Ligure.