La recensione, a Finale Ligure: ristorante L’Armatore

2017 17 maggio (12) - Copia                                 Finale Ligure Marina   –  L’ARMATORE

Via Barrili 22   –  Tel. 342 850 8713

LUCA COLLAMI, Jeune Restaurateur d’Europe, per anni officiò ai fornelli del Baldin di Sestri Ponente, poi fece un breve passaggio a Capo Santa Chiara a Genova ed ora eccolo da pochi giorni in Riviera, a Finale Ligure. Il 48enne,  veterano della buona cucina, ha personalità professionale solida che mi pare abbastanza sorda alle tendenze; direi che ai “gne gne gourmettari” dei sapientoni preferisca dei calmi e veri buongustai. Siete in centro, gli ingressi sono sia dal Lungomare delle Palme che dal vicolo di antica Liguria. E’un locale modernissimo e di design (quindi senza tovaglie secondo una moda che bramo passeggera) dove regna il bianco e tutto è nitore e razionalità, con enormi specchi tipo quadri contrapposti che “allargano” i confini del locale. Le poltrone sono comodissime,  c’è una fiammella ad ogni tavolo, la radio diffonde un “cauto” sottofondo di bella musica jazz,  l’aria condizionata assicura il comfort estivo: insomma un locale di classe. Ha anche un dehor simpatico, che però mi pare purtroppo vittima della radio a volume eccessivo di un esercizio limitrofo. In tavola oltre al pane normale c’è quello alla cenere, al nero di seppia, la miglior Focaccia Genovese che abbia trovato nel circondario e anche una bottiglia di buon olio EVO Taggiasca di  Anfosso.

Ma veniamo al cibo: dopo un aperitivo di Prosecco (in carta a 6 euro), se capitate in una serata in cui è disponibile tutto ciò che è indicato in carta, potrete sbizzarrirvi con piatti assai eterogenei.

Gli ANTIPASTI sono sette, dai 16 ai 19 euro), tra i quali le Capesante scottate effetto griglia su Bernese e Germogli, oppure Guance di pescatrice affumicata, insalatina di frutta e crema di mandorle.

I PRIMI sono cinque, dei quali quattro a 15 euro; il quinto, a 45 euro, è servito per minimo 2 persone e secondo pescato: si tratta delle Linguine del Pastificio dei Campi all’astice o all’aragosta.

Tra i sette SECONDI (dei quali cinque di pesce), dai 19 ai 29 euro, cito i ancora i crostacei padellati con verdure e Pepe di Sichuan immesso con moderazione, oppure il trancio di pescato con abbondante crema di patate, olive croccanti e pinoli tostati. Per gli amanti della carne è disponibile una buona tartare di Fassona con uovo in camicia e aceto balsamico oppure del foie gras.

Al DESSERT c’è in carta la selezione di formaggi con le confetture fatte in casa (nel mio caso marmellata di cipolle) a 15 euro, oppure c’è l’offerta di quattro dolci elencati e descritti a voce, tra i quali la crème brulée con Chinotto di Savona, spuma di mandarino e gelatina di frutto della passione…

Una trentina i vini in una carta che, mi è stato detto, crescerà (al momento non ho visto vini liguri). Comunque l’assortimento è ben diversificato e molti hanno prezzo  sotto ai 20 euro. Per il servizio contate sulla preziosa Giorgia, sorridente, capace e sempre presente al momento più opportuno che tiene su il tono del locale grazie alla sua comunicativa non manierosa ma di sincera attenzione al vostro ben stare.