Saint Paul de Vence – LA COLOMBE D’OR
1 Place Général DeGaulle
Tel. 0493 328002 www.la-colombe-dor.com
La caffetteria con camere Chez Robinson faceva bere e ballare i clienti… nel 1920. E doveva davvero saperci fare, se i suoi ospiti erano gli onnipresenti Fitzgerald, Hemingway e poi, durante la seconda Guerra Mondiale, Braque, Léger, Picasso, Chagall, Renoir ad altri “oggi celeberrimi”, che spesso pagavano i conti con loro dipinti, bozzetti e opere. Nel dopoguerra sotto ai platani arrivò anche Ives Montand e molti artisti e attori del Jet Set giocavano a petanque sotto ai platani sulla piazzetta davanti alla locanda… I discendenti della famiglia dei Roux la gestiscono ancora oggi, e sulla sua insegna è ancora scritto testualmente: “Icì on loge à cheval, à pied ou en peinture”: atmosfere piene di fascino e nostalgia, anche grazie alle innumerevoli opere d’arte presenti, che sono soltanto una piccola parte del tesoro mai pubblicamente svelato.
In questa chicca ormai mitica si può anche pernottare, ma io, vostra fedele guida prova-tutto, mi sono “accontentato” di cenare, ma sotto a un quadro di Picasso (vero, non una riproduzione.
Oltre al patio/terrazza estiva, le sale sono differenti tra loro,
ma tutte di grande fascino e stile e i tavoli non sono troppo ravvicinati.
Appena sarete seduti vi forniranno un pane a fette, ma buono, riccioli di burro salato morbidissimi,
una ciotola di olive, una bottiglia (un po’ “stanca”) di olio etichettato
L’ambiente, con caminetto sempre acceso, ricchi bouquet di fiori ai tavoli, vorrebbe ostentare un certo “compagnonaggio”, ma il servizio è tutt’altro: formale, cortese, capace a servire ogni giorno una clientela eterogenea che può avanzare ogni tipo di richiesta. Christian, che ha servito il mio tavolo, si è dimostrato premuroso e alla mano. Per regola l’impiattamento delle portate dei Plat più importanti è eseguito al tavolo, come non usa quasi più, ma denota un servizio più personalizzato e piacevole.
In carta: Le petit pot de caviar, Le foie gras des Landes, Les hors d’œuvre Colombe d’Or avec sa charcuterie, Le panier de crudité et sa terrine (di verdure freschissime di ogni specie)
Le bouquet de crevettes, Le samon fumé sauvage (servito con splendido pan brioche tiepido), La cassolette d’escargots de Bourgogne, Le loup de mer sauce mousseline, La dorade royale sur le grill, La sole grillée Dyonnaise, Le Turbot Munière, l’aiolì tout simple à la morue fraiche et ses cinq legumes, La quenelle de saumon frais, La piece de bœuf au four le gratin dauphinois, Le pavé de bœuf au four à la facon du berger des Causses.
Per una entrée, un piatto e un dessert il conto parte da 55 euro. Quanto ai vini, la carta ne elenca molti di Provence ed altri, e pazienza se sono scritti con calligrafia “zampa di gallina”, pardon artistica e multicolore, ma m’è parso che uno dei migliori rapporti qualità/prezzo sia proprio lo Champagne Colombe d’Or Blanc de Blanc fornito loro da Cattier, che è in carta a 65 euro.
Altri vini costano meno, ma mi sono parsi assai più ricaricati. Prima o dopo il pasto merita prendersi il tempo per una visita al villaggio, un borgo bomboniera che da decenni è una intera e unica galleria d’arte, oggi forse ormai troppo “artefatto” (perdonate il bisticcio di parole), che però meriterebbe … uno “stage” anno dopo anno da parte di molti amministratori che altrove si occupano di turismo beandosi a petto tronfio di organizzare manifestazioni della durata di una giornata senza indotti negli altri 363 giorni dell’anno. Qui ogni giorno, tutto l’anno, c’è vita e turismo