da La Stampa: Il Caval d’ Brons si arrende. I locali di Palazzo Villa in vendita per 10 milioni
“Serrande abbassate da giovedì per il Caval d’ Brons, lo storico caffè di piazza San Carlo, colpito dal caro affitti. A un anno dallo sfratto il titolare se ne va.
Le serrande ieri erano eccezionalmente alzate, per portare via i carrelli di provviste conservate nei magazzini. Vetrine e locale sono vuoti da giovedì, simbolo della desolazione e del caro affitti, che sta uccidendo i piccoli imprenditori del centro storico.
Dopo aver battagliato a lungo sul prezzo dell’affitto con la Laro spa (proprietaria di Palazzo Villa), Vito Strazzella, titolare del bar pasticceria del salotto di Torino che fu aperto nel ’48 e che vide seduti ai suoi tavolini anche Totò e Frank Sinatra, ora ha deciso di gettare la spugna. Fino all’anno scorso, il canone di locazione era 12.500 euro, poi la richiesta è raddoppiata a 25 mila e il Caval d’ Brons non ce l’ha fatta. «Ci aspettavamo un aiuto da parte del Comune, ma nonostante gli annunci non ci hanno mai tutelato, anche se siamo un’attività storica», continua Strazzella.
I NUOVI PROPRIETARI
Con la chiusura del «Caval», la Laro spa ha deciso di vendere i locali. «Abbiamo avviato una trattativa con tre soggetti, tutti grandi gruppi italiani – spiega Franco Rosso, il titolare -, entro fine ottobre speriamo di formalizzare l’accordo». I locali di Palazzo Villa, il bar e il ristorante, secondo indiscrezioni sarebbero ceduti per un valore di 10 milioni di euro. I rumors parlavano tempo fa di un arrivo di D&G e anche dell’intenzione di realizzare in piazza San Carlo un’attività fashion&food, un mix tra una boutique di alta moda e un ristorante.
Strazzella, intanto, ha trasferito parte dei dipendenti nel caffè storico dall’altra parte della piazza, il Caffè San Carlo, sempre di sua proprietà. Innovando le ricette della pasticceria e lo stile degli arredi, ha inaugurato anche un altro piccolo locale in via Accademia delle Scienze, al posto del Due di Capello. Anche la succursale della prestigiosa gioielleria torinese Capello dal 1846 ha chiuso i battenti, ma stavolta perché i proprietari, l’omonima famiglia, sono troppo anziani per portare avanti l’attività, e nessuno dei figli ha voluto rilevarla. ”