Il Tirreno edizione Cecina pubblica:
“CECINA. Soldi in cambio di false recensioni su TripAdvisor, il portale web che pubblica i giudizi di qualità degli utenti in merito a ristoranti ed hotel. Appena 320 euro per scalare le classifiche. È quello che promette il servizio di marketing turistico che in trenta giorni garantisce l’aumento di 20 recensioni positive. In questi giorni la società con base nel fiorentino sta bussando alla porta di vari ristoratori della zona. Non è l’unica e neppure la prima. E per alcuni è l’occasione per mettere sul piatto e denunciare i meccanismi di costruzione di reputazioni spudorate capaci di condizionare chi è meno accorto nella lettura di queste classifiche. A segnalare i limiti di questa vetrina di primissimo piano per chi opera nel settore della ricezione turistica, un motore in grado di influenzare le scelte di migliaia di potenziali clienti ogni giorno, sono due ristoratori che non hanno nulla da dimostrare o temere. È il caso di Andrea Poli che con il suo Da Andrea è il primo locale su Marina e il quarto su Cecina in termini di gradimento. Come di Roberto Poggetti, la sua è la terza generazione sotto l’insegna del ristorante El Faro, 4º locale nei confini di Marina e 9º in quelli di Cecina.
Si deve a loro il velo alzato su quella mail che promette di truccare le carte in tavola. “Mi sono permesso di verificare la scheda del suo ristorante su TripAdvisor ed ho constatato che potrebbe migliorare moltissimo la propria graduatoria e ricevere quindi tante più prenotazioni e clienti e di conseguenza aumentare il fatturato del ristorante”. Così si presenta, qualificandosi in veste di esperto di promozione turistica, l’uomo che promette guadagni a basso prezzo. Nel messaggio di posta elettronica, lo stesso ricevuto dai due ristoratori, c’è anche la possibilità di consultare un dettagliato listino prezzi. E ancora: “Grazie al servizio che le sto per proporre potrà infatti ottenere fin da subito l’ottimizzazione della sua scheda e tante recensioni positive garantite che faranno aumentare il suo posizionamento in classifica”.
Quando il titolare di Da Andrea ha ricevuto il messaggio da una casella di posta elettronica a lui sconosciuta ha scelto di prendere l’occasione per mettere in luce i limiti della piattaforma. A cominciare dalla recensione fuori stagione. Quella in cui si stronca il risotto al nero di seppia mangiato la sera prima. «Peccato che in quel periodo non lo cucino – dice Andrea Poli –, perché lo servo solo tra marzo e maggio quando le seppie si pescano in zona». E poi ci sono i locali freschi d’inaugurazione che nel giro di alcuni mesi vantano decine e decine di recensioni. «Nel mio caso per arrivare a quota 300 ho impiegato quasi dieci anni». Poli racconta anche il suo rapporto con gli uffici di TripAdvisor. «Ho segnalato una recensione non veritiera. Una coppia che si lamentava di essere stata mandata via nonostante la sala del locale fosse vuota. Quella sera avevo tutti i tavoli prenotati, perché mai avrei dovuto mandare via dei clienti? Ma mi è stato risposto che si trattava del giudizio di persone comunque entrate in contatto con la mia azienda».”