Slow Food festeggia i 30 anni, ma ne compie solo 27.

imagesIMNBIJPV

Ricordo che quando arrivò Slow Food la battuta era: Ma ora che Arcigola si chiama Slow Food, come potremo chiamare l’Arci Gay? Battutacce a parte, Slow Food ebbe il grande merito, con il Gioco del Piacere, di “mettere a tavola” delle persone qualunque per testare 5 vini in una serata, con risultato di tutta l’Italia nella sera stessa. E molti rimasero poi appassionati e si fecero continuatori del mondo del buon cibo e del buon desco.

Daniele Cernilli, Doctor Wine scrive oggi che molte reti hanno celebrato i 30 anni di Slow Food.  E scrive:  …omississ… “Però, se non ricordo male, il manifesto fondativo di Slow Food, quello ideato da Petrini e da Folco Portinari, con qualche contributo anche di Stefano Bonilli, fu del 1989. Nell’86 non fu Slow Food a nascere, ma l’Arci Gola, con un congresso che vide accanto a Petrini anche i vertici dell’Arci, Enrico Menduni in testa. Di Slow Food se ne iniziò a parlare molto dopo, e lo stesso nome derivò da una battuta di Bonilli, che per anni sostenne con ragione che la paternità almeno semantica era la sua.

Non voglio fare il guastafeste, per carità, ed è assolutamente vero che Slow Food derivò completamente dall’esperienza di Arci Gola che vide alla sua testa gli stessi protagonisti e gran parte delle stesse tematiche. Perciò gli auguri restano tutti, ma il ricordo dei tempi pionieristici, quando appunto Arci Gola fu anche fra i fondatori del Gambero Rosso, che il 16 dicembre compirà lui sì trent’anni, anche se senza più neanche uno dei fondatori, contrariamente a Slow Food, è qualcosa che non vorrei fosse dimenticato.”

Lascia un commento