Via Privata Montago 9 – 0182 646 130 – www.villadellapergola.com
Parafrasando Renato Fucini (da Melaverde), per gli Hambury l’arrivare in Paradiso, dev’essere stato un giorno come tutti gli altri. Perché i loro 22 ettari, oggi perfettamente rimessi “a nuovo” da una proprietà provvidenzialmente di buon gusto e rispettosa del “meglio”, sono davvero un Giardino dell’Eden assai raro in Liguria. Alla sommità, Villa La Pergola oggi è quindi fruibile come un piccolo albergo di grande classe e come ristorante. Vale la pena di visitarne i giardini, soprattutto in questi tempi di fioriture di pampini di glicine oppure, a breve, nel tempo di fioritura della celebre collezione di acapantus. In ogni caso è consigliabile essere qui un’oretta prima del tramonto, quando il sole, scendendo a ponente, fa accendere la paciosa Alassio come un gigantesco presepe in veduta da cartolina. Il ristorante all’aperto
è stato ora integrato da uno all’interno posto nella solenne sala dal parquet in legno a rombi che fu il soggiorno della villa, con caminetto, libreria, arredi e quadri importanti, pareti color quaglia “ingentilita”, tovagliato in lino, stoviglierie e cristallerie di qualità e anche una grande calma e silenzio.
Il grande e sempre più bravo GIORGIO SERVETTO è appena approdato qui, proveniente dalla reputata Locanda dell’Asino e, rinnovate le attrezzature, ha riacceso i fornelli, continuando il suo percorso di cucina innovativa sempre ispirata all’evolversi della tradizione, ma conservando anche un menu denominato “Tradizionale”, sia pure realizzato con qualche suo “assolo” originale, sempre perfettamente equilibrato. Vediamo: in carta SEI ANTIPASTI tra i quali:-Salmone mandarino e zenzero, ovvero salmone selvaggio affumicata in casa, zenzero, riduzione di mandarino e croccante di aneto; -Ceviche, ovvero dentice, calamaro, gambero, marinati al lime, la sua maionese, Cipolla di Tropea, avocado; – Foie gras ed agrumi, ovvero fegato grasso al torcione alle spezie, zuppetta di agrumi del nostro giardino, croccante al sesamo, verdure. SETTE PRIMI tra i quali: Ricotta di pecora Brigasca, gamberi ed eucaliptus, ovvero cappellacci di ricotta di pecora Brigasca, gamberi viola scottati, infuso di teste di gambero ed eucaliptus; -Prebuggiun, Pecan e tartufo nero, ovvero ravioli in sfoglia di borragine farciti di erbe spontanee dette Prebuggiun, salsa di noci Pecan, petali di tartufo nero; -Acquerello, ricci di mare e caffè, ovvero riso Acquerello ai ricci di mare, finocchietto e caffè. SETTE SECONDI, tra i quali: -Capesante e Champagne, ovvero capesante scottate al burro Bardier, salsa champagne, crudità di verdure; -Polpo cime di rapa e peperoncino, ovvero polpo caramellato alla brace, crema di cime di rapa, salsa la peperoncino, maionese d’aglio; -Anatra mele e foie gras, ovvero petto d’anatra di Barberie confittato, chutney di mela, petali di fegato grasso e carta di cipolla bruciata. Al DESSERT la Declinazione dei tre cioccolati può essere degna conclusione, merito di Davide Ottonello, provetto pasticcere.
La carta di un centinaio di vini non è ridondante ma ben assortita e ha ricarichi in linea con l’insieme. I menu sono tre, il Vegetariano di sette portate, il Tradizione di sette portate, il Gastronomico con nove portate, con prezzi dai 50 ai 70 euro. Una sosta importante, da grandi occasioni per la quale avete a disposizione anche camere ragguardevoli, di grande “personalità”, diverse una dall’altra, che possono concludere una soggiorno perfetto. P.S. Come …il paradiso, anche questo Eden ha accesso tramite un portale strettino: meglio venirci con auto piccola (o chauffeur provetto).