La recensione: a Vallecrosia il Ristorante Giappun

9) (1)Vallecrosia  – GIAPPUN dal 1918

Via Maonaira 7   –   Tel. 0184 250560

Questo ristorante è la New Entry nel terzetto di ristoranti che ogni sera promuovono “A TAVOLA CON L’OLIO NUOVO”, ovvero dei menu centrati su olii extravergini di oliva di Monocultivar Taggiasca, le cui differenti bottiglie giungono in tavola, una diversa dal’altra ad ogni portata.  Ecco il menu del Giappun: 1) Gamberi al vapore con purea di ceci con bottiglia di olio Testalonga prodotto a Dolceacqua da Antonio Perrino – 2) Fiore di zucca farcito con la pescatrice e la sua vellutata con bottiglia di olio Arnaldi prodotto a Perinaldo da Andrea Arnaldi – 3) Buridda di seppie con carciofi con presentazione di olio Ars Olea prodotto a Pietrabruna da Roberto Rossi – 4) Tagliolini ai frutti di mare con bottiglia dell’olio Lio di Gemma prodotto a Isolabona da Massimo Rebaudo – 5) Pescato del giorno al vino bianco con carciofi con bottiglia di olio Gran Cru Taggiasca di Montagna del frantoio San’Agata di Oneglia – 6) Crema inglese all’olio d’oliva mantecata e i suoi biscottini. Come vino è previsto un ottimo Vermentino sardo di una certa gradazione, oppure un buon Pinot Grigio (12 vol) un po’ fruttato e molto beverino. Il tutto, come è regola per questa iniziativa, per 60 euro.

E’ una occasione favorevole per scoprire il comfort di questo indirizzo esclusivo, già antica stazione di posta, trasformata da tempo in un ristorante confortevole che, generazione dopo generazione, quest’anno compie il 98° anno. Ci sono due parcheggioni nelle vicinanze, ma il più comodo è certamente quello al semaforo sull’incrocio al centro di Vallecrosia. Dopodiché, basteranno pochi passi in un vicolo ameno ed ecco, superata la grande porta a vetri con campanello, un locale solare, lindo, moderno quanto basta,  con un elegante bouquet centrale, un bocciolo di rosa  ad ogni tavolo,  le poltrone con bracciolo,  luci che pendono su ogni tavolo, musica a giusto volume in sottofondo e quant’altro fa bellezza e comfort.

Al di fuori del menu dell’olio e ferma la qualità ineccepibile della materia prima, delle esecuzioni e del servizio, in tempi “normali” sono disponibili in carta otto antipasti tra i quali il Grande crudo di mare, cinque primi tra cui i loro Ravioli di borragine profumati alle erbe liguri, sette secondi di mare tra i quali i Crostacei al vapore con purea di fagioli Bianchi di Pigna, quattro secondi di carne tra i quali il Piccione di Bresse con marmellata di cipolle e, al dessert, oltre ai dolci anche una selezione di formaggi che non sempre si trova nei ristoranti. Ci sono infine due menu degustazione, uno di cinque portate a 70 euro e quello del mezzodì (esclusi festivi) di tre portate a 45 euro.

La carta vini è un bel volume con tanto di copertina in pelle e assortimento all’altezza della maison. I bianchi sono ovviamente serviti con secchiello a ogni tavolo.

Auanasdèy, che insieme perfetto, che comfort!

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