Cronache del Gusto tratta ampiamente due interessanti argomenti. Sintetizzo qui di seguito.
In Italia Si sta approvando attuazione alla ennesima disciplina europea, il decreto per il nuovo sistema di autorizzazioni per impianti viticoli dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2030 (!).
Quindi basta agli impianti viticoli tramite “i ‘diritti di impianto e reimpianto”. Si autorizzeranno nuovi vigneti, reimpianti, conversioni. Ciò sino al max annuo dell’1% della superficie vitata nazionale.
Soggiungo: certo che se, anziché porre i lacci e lacciuoli, i politici e burocrati europei e italiani, lasciassero libertà di vitare il ponente ligure, come madre natura consente, si bonificherebbero le nostre aree dalle serre floricole dismesse, creando occupazione , buon vino ed un insieme di economia virtuosa.
Vino, verso l’obbligo delle calorie in etichetta: “Un disastro per i produttori”
Sul vino non c’è obbligo di indicare in etichetta le calorie, ma la Commissione UE, sta “rimediando”. I produttori di vini ad alta gradazione alcoolica “tremano”, perché più gradi equivale a più calorie. Un vino con gradazione alcolica di 13°, apporta 109 calorie a bicchiere.
“Sarebbe un altro disastro – ha commentato Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini – soprattutto per i piccoli produttori che hanno come unico strumento di comunicazione l’etichetta. In generale, sarebbe una comunicazione che snatura una tradizione di consumo moderato di cui siamo i primi portavoce. Inoltre sarebbe per il mondo del vino una impropria omologazione ai rischi di un food poco salutare nel quale non ci riconosciamo. Non si può buttare via la nostra cultura del bere moderato con scelte politiche sbagliate”