Arma di Taggia – SERENATA
Via Andrea Doria 66 – Tel. 0184 843 131
aperti da martedì a sabato solo a cena. Al sabato anche a mezzodì.
In un mondo che vive di pubblicità, persino … il Buon Dio deve suonare le campane ogni domenica e quindi trovare chi apre un ristorante in autunno è già uno “scoop” che si diffonde da sé. Sì, un ristorante è rinato (nell’ex-ristorante Pino). Lo spazio unico, per max 26 coperti, è stato completamente rifatto, trasformato e alleggerito. Prevalgono i colori bianco cipria alle pareti, ovunque è luce, nitore ed essenzialità, sotto al ricco lampadario a gocce di cristallo che troneggia solingo e importante. Qualche particolare sarà completato: al momento non ci sono quadri alle pareti (a volte è un pregio), non ho trovato piante in sala né fiori ai tavoli, le mise en place sono eleganti e le poltrone comode: tutto parrebbe quindi incentrato sui piatti! La famigliola (di Bielorussi, con esperienza a Montecarlo, se ho inteso bene) ha avuto l’acume di affidare questi fornelli a OSCAR FERRETTI, al secolo nipote del famoso Giannino, ristoratore a Sanremo. Una scelta indovinata, sia dal punto di vista immediatamente referenziale che mediatico, perché conosciuto per serietà e capacità. Oscar promette cucina mediterranea di pesce, crostacei e frutti di mare con dichiarazione scritta che “ i piatti vengono preparati con materie prime di alta qualità, utilizzando solo prodotti freschi”. E così è stato nel passaggio qui della vostra umile “guida provatutto”, a cinque giorni dalla inaugurazione, serata nella quale ho presto abbandonato le cautele d’uso in locali nuovi e sconosciuti, per tuffarmi sui consueti ma generosi antipasti misti di mare, sulle tagliatelle all’astice, sul pescato al sale (che, se ordinato alla Ligure viene purtroppo servito in pesci monoporzione interi parzialmente da “spinare”), sul dolce al cioccolato …, in definitiva tutte preparazioni tradizionali. Ma procediamo con ordine: i menu sono due, uno che comprende: 1) Insalata Serenata – 2) Valzer Marino – 3) Mezzo astice (con preparazione a piacere) – 4) Dolce a scelta – compresi acqua e caffè a 78 euro, che scende a 68 euro se accettate le proposte del cuoco. Nonostante il demodé dei titoli di fantasia, le portate sono semplici e senza divagazioni sui temi né comode scorciatoie “prodomoloro”. Alla carta tre antipasti sui 25 euro, due primi sui 24 euro, quattro secondi sui 25 euro, cinque dolci sugli 8 euro, posizionano i prezzi su una fascia medio-alta per la Riviera, ma con portate che consentono di coniugare seriamente il verbo “mangiare”. La cantina, che pur dovrà crescere prima o poi, ha una trentina di buoni vini a prezzi normali a partire dai 17 euro, con qualche chicca, come un Monthuys Brut Reserve che non conoscevo ma che, oltre che inconsueto, è anche conveniente (39 euro). In sala, oltre ai cortesissimi proprietari con “trepidanze d’avvio”, uno scafato cameriere in scuro, già di “lungo corso” al Royal, assicura un servizio ben fatto che completa adeguatamente il quadro. Infine… si dice che chi ascolta Beethoven si senta più ricco e spensierato… Beh, in questo locale che forse non per caso si chiama “Serenata”, a fine serata può capitare che la proprietaria ne suoni al pianoforte una aria romantica; chiedendole “un Rachmaninoff” ho percepito anche atmosfere di maggior pathos. Che bel fine serata con la vostra … Ermione, anche in un feriale di mezza stagione!