“Il provvedimento – ha proseguito Azarov – avrà ricadute rilevanti nelle politiche commerciali delle aziende vinicole italiane che guardano verso l’Eurasia, nelle strategie dei distributori che attualmente presidiano il mercato e soprattutto negli attori della grande distribuzione della Federazione Russa e del Kazakhistan. All’interno del nuovo codice unico, che mira a accelerare la burocrazia e garantire la trasparenza delle importazioni, confluiranno pertanto anche le armonizzazioni relative alla comunicazione dei vini in tutto il territorio dell’Unione (Russia, Bielorussia, Kazakhistan, Kirghizistan e Armenia). Attualmente le legislazioni nazionali (relative all’intero settore agroalimentare) consentono disparità normative che destabilizzano sia le politiche sul punto vendita che quelle relative all’intermediazione logistica, doganale e daziale”.
Il nuovo codice in arrivo, che sarà approvato entro il 31/12/2015, avrà inoltre un impatto rilevante sull’insieme delle singole normative nazionali dei paesi aderenti, a favore di una maggiore trasparenza scongiurando l’insorgere di vie parallele per la commercializzazione del vino nelle regioni dell’UEE.