La nota catena americana McDonald’s ha intenzione di aprire in Italia nuovi ristoranti, per arrivare a 1.200 punti (attualmente sono poco più di 500) così come nel resto dell’Europa; non solo, è stato anche annunciato lo spin off di McCafè che, a breve, diventerà una società separata (ad oggi i McCafè sono circa 250). Per questo, è previsto un investimento in termini di assunzioni con una massiccia opera di reclutamento che dovrebbe sfiorare le 7mila persone.
La catena della grande M gialla, leader mondiale del food, punta a superare il doppio dei punti di vendita attualmente presenti lungo la Penisola.
Il primo McCafè italiano ha aperto a Milano nel giugno del 2005: da allora il ramo d’azienda di McDonald (con l’8% del fatturato sul totale di quello della casa madre) è riuscito a raggiungere la ragguardevole cifra di 10 milioni di caffè e cappuccini all’anno, con circa 30 milioni di litri di latte forniti della Centrale del latte di Brescia (che ha creato una tipologia di prodotto specifica per McDonald’s), 250 tonnellate di caffè (fornito in esclusiva dalla torrefazione milanese Ottolina) e vendute mille tonnellate di brioches e muffins.
La clientela specifica dei corner del caffè ha un’età più elevata di quella dei “Mc”.
Sulla scia di questi risultati, la McDonald’s USA ha deciso di “staccare” i McCafè dalla casa madre, facendone una catena autonoma, con propri punti vendita non necessariamente collegati a quelli dei panini tradizionali. La prima caffetteria autonoma – annuncia l’amministratore delegato di Mc Donald’s Italia– aprirà a novembre a Firenze, nella piazza davanti alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.
Oltre a questo la catena dei McDonald’s si preparano ad ampliare le assunzioni, nell’ambito di un piano di investimento già iniziato negli ultimi tre anni. In particolare verranno assunte mille persone per un investimento di circa 500 milioni con l’obiettivo di arrivare nei prossimi anni a 1.200 ristoranti (in pratica, ne verranno aperti circa 700 nuovi): circa uno ogni 50mila abitanti, come avviene nel resto d’Europa.
Sui tempi e l’investimento nessuna indiscrezione, ma usando il piano in via di completamento come parametro, si possono prevedere circa 7mila nuove assunzioni (attualmente sono circa 20mila), e tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro di investimento diluito nel tempo, a un ritmo di 35-40 aperture all’anno.
da: la legge per tutti