Il ristorante della settimana: Lucio a Imperia

Essendo fallato il precedente inserto, riproduco

nuovamente  qui di seguito la seguente recensione:

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Imperia Porto Maurizio

LUCIO “A Casetta” LOCANDA DEL MAR

Lungomare Lamboglia 16

Tel. 0183 652 523

www.ristorantelucio.it

E’ una famiglia ricca di storia e vitalità (il nonno era anche un ottimo tenore): papà Lucio fu attivissimo coartefice della Dolce Vita del “carré d’or” dianese (Fieramosca-Club 84-Gatto Nero) negli anni ’60 – 70 e, se volete, ne ha ancora molte da raccontare, senza farsi  pregare… Ma un bel dì Donna Mara lo “domò”, da allora regnando anche sulle … calde fatiche di cucina. Con ciò magari il brillante Lucetto si sarà un po’ imborghesito, ma entrambi hanno dato un bel “là” al figlio Marco che sa adottare senza fantasioserie fuoriluogo, i metodi in uso ormai nella ristorazione del terzo millennio. Siete a cinquanta metri dal mare, con un parcheggio smisurato che vi fa arrivare e ripartire senza problemi, in un ambiente minimalista, preludio a una cucina semplice, collaudata, onesta, in un ambiente dai toni chiari e solari e insiemi eleganti sia nelle due sale che all’aperto in estate. Il servizio, di buon tono, è tutto bonomia e grande chiarezza senza furbacchierie spesso imperanti altrove tanto che, stante l’abitudine a clienti conosciuti, si tende a proporre a voce il menu; niente di male ma certo è praticamente impossibile “litanieggiare” al cliente tutte le 38 proposte in carta e relativi prezzi. Quest’ultima (bilingue) oltre alle portate di assaggi di antipasti misti (€ 18), offre sette antipasti (da € 10 a 13) tra i quali il Cappon Magro tipico ligure, oppure il Brandacujun mantecato di baccalà. I primi sono ben quindici (da € 8 a 14), tra i quali tagliatelle fresche di casa con gamberi vongole e zucchine, oppure Ciuppin passato di pesce con crostini. I secondi sono otto (da € 16 a 20) tra i quali il pesce all’acqua di mare in guazzetto, il fritto misto in olio d’oliva e, su prenotazione, gamberoni e aragoste “a staie”, in ogni fattura e desiderata. I dessert e i sorbetti sono nove (da € 5 a 7) ma, se siete dei “depravati dolcedipendenti”, val la pena farsene una ragione e abbinare la portata di tortino al cioccolato caldo con crema allo zenzero a quella di un sorbetto di mango o di arancia, magari chiedendo un vino “giusto” col cioccolato (che per la verità non ricordo in carta, ma l’avranno certamente). Più precisamente la CARTA VINI dell’agosto 2015 offre 15 etichette liguri, 5 piemontesi, 2 lombarde, 5 friulane, 8 altotesine, 3 campane, 3 Prosecchi, 6 Spumanti. Il “Credo” di Marco? Mai “appesantire” inutilmente la cantina e anche evitare inutili esterofilie; infatti alla mia domanda sul perché non si trova più neppure uno Champagne m’ha assicurato che non è più il caso perché le “bollicine” italiane sono tranquillamente all’altezza di quelle francesi che ormai nessuno chiede più. Dimenticavo: C’è un MENU DEGUSTAZIONE che comprende aperitivo, antipasti misti, due assaggi di primi piatti, pesce alla ligure, dessert, caffè e costa 45 EURO, nonché un altro composto da finger food di benvenuto, antipasto tipico ligure, la loro pasta fresca, il pescato locale del giorno e il dolce a 35 EURO. Se poi, mai contenti, oltre al buon cibo, desiderate anche una serata calma di sognante e voluttuosa “vie en rose”, potreste trovarla al tavolo a bordo dell’ azzurrissima piscina ben illuminata con contorni di fiammelle e altri “trallallà” cupideggianti”

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