La recensione della settimana: Ristorante I Pianeti di Giove a Perinaldo

23 o7 2015 (15)

Perinaldo (IM)

I PIANETI DI GIOVE

Via Matteotti 50

Tel. 331 8303229 – 333 3774793

Da Vallecrosia a questi 572 metri slm. c’è una breve comoda strada e il borgo, ben ventilato, offre refrigerio provvidenziale in questa stagione. Parcheggiato al culmine del paese e varcato un cancello, si scende per un giardino di scombugliata naturalezza d’artista recante alle arcate della casa, che ha qualche tavolo all’aperto contornato dal praticello curato e bei fiori, cespugli di profumata lavanda, vista aperta verso la calma e, laggiù in fondo, anche il mare. All’interno, nella sala dalle auguste mattonelle esagonali antiche, le mise en place hanno sedie con federe crème immacolate, bel tovagliato, l’illuminazione è a faretti ma ha anche con romantiche stelline pulsanti nel controsoffitto, ok anche al sottofondo jazz di qualità, a volume giusto. L’ambiente ha poi un plus di indubbia personalità grazie alle opere d’arte di patron Angelo Meloni, scultore e pittore. Anche la patronne, (un passato nell’Amministrazione della  Giustizia),  è innamorata di Perinaldo; il segreto? la cucina sincera e un vino giusto francano la parola e aprono all’amicizia ovunque nel mondo. SE non vi accontentate di una elencazione a voce,  vi presenteranno una carta con sette antipasti (€ 8-18) tra i quali la Bottarga di muggine di Cabras con pomodorini e la tartara di Salmone Norvegia con lenticchie; cinque primi (€ 8-13) tra cui Colurgiones all’Ogliastrina con sugo di pomodoro. Ebbene sì, il patron è proprio un vero Sardo, aperto, generoso, ospitale e le sue porzioni sono quindi anche abbondanti. I secondi di carne sono tre (€ 16-18), tra cui la grigliata di carne mista. Infine i cinque dolci (€ 5-6), tra cui la Torta Limoncello e, in rima baciata, anche l’immancabile Sorbetto Colonnello. Al mio passaggio il menu comprendeva l’orata che però, fatto curioso, non era ordinabile scegliendo di cenare alla carta. Per averla abbiamo quindi “disciplinatamente” ordinato due menu del giorno a 25 euro che comprendevano il piatto di antipasto misto (con nove assaggini diversi) e una orata monoporzione ciascuno (a richiesta, per un noiosone come me, l’hanno deliscata in cucina) accompagnata da una  insalata splendida per composizione e freschezza. Volendo però assaggiare anche  un primo, ho “intermezzato” con una trenette al pesto (in carta a 10 euro)  di giusta cottura, alla quale ho aggiunto un “truncu” (un filo) di olio Frantoio dei Caruggi dei Fratelli Merano di Chiusavecchia.

Per i vini alla domanda, invero un po’ fuorimoda,  “Bianco o rosso?” potrete sempre interloquire in rima con un “Fermo o mosso?” ma,  gli indomabili “carta dipendenti” come me,  possono chiudere il dilemma e proseguire la scelta  guatando facilmente verso la ventina di etichette alla credenza d’angolo; tanto i prezzi sono onesti … un buon Chianti 2014 m’è costato solo 16 euro.

Il servizio è attento , conviviale, come un tempo, come a casa, non ha tempi morti e non assilla con troppe presenze o inutili tiritere .

Un cartello annuncia che mercoledì sera, tempo permettendo, il cuoco cura un barbecue a 25 euro vini compresi al Terrasse Hotel “La Riana” (tel 335 8197345).

Altre “istruzioni”? 1) Si può pagare soltanto in contanti. 2) Sono chiusi ai mezzodì feriali. 3) Annotatevi i numeri di telefono come sopra perché nell’annuario 2015 non ho trovato il fisso e io ho dovuto chiederlo a un amico.

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