AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO GIOVANNI REBORA
Nell’anno di Expo 2015 Premio alla Carriera al fondatore di Slow Food Carlo Petrini
Martedì 16 giugno presso lo storico Ristorante Manuelina di Recco la serata conclusiva del Premio Rebora 2015
Tutto pronto per il Premio Giovanni Rebora 2015, il prestigioso concorso in onore di Giovanni Rebora, genovese, docente, studioso di storia dell’economia e dell’alimentazione.
Il Premio, nato da un’idea di Gianni Carbone per ricordare l’incredibile passione e competenza del caro amico “U Prufessu” nel raccontare e scoprire costumi ed evoluzione della società antica e moderna, è stato istituito nel 2012 per iniziativa e con il patrocinio della famiglia Carbone, titolare del ristorante Manuelina, in collaborazione con la famiglia Rebora.
E così, nell’anno di Expo 2015, l’evento internazionale dedicato al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” in cui vengono passati in rassegna tutti gli usi e i segreti del cibo nel mondo, il Premio Giovanni Rebora – giunto alla sua quarta edizione – arricchisce il suo straordinario percorso, avviato attraverso la cultura dell’alimentazione, assegnando il riconoscimento alla Carriera ad una delle personalità più prestigiose del panorama culturale e gastronomico.
Il Premio alla Carriera 2015 verrà attribuito, visto l’eccezionale percorso umano e culturale, a Carlìn Petrini. Da sempre impegnato nella valorizzazione del cibo come patrimonio universale dell’umanità, assieme all’amico Giovanni Rebora tra gli ideatori di Slow Food, Petrini ha sempre manifestato interesse ed ammirazione per l’impegno del Premio condividendone i valori: riscoprire la civiltà della tavola, a partire dalla straordinaria esperienza italiana, nel rispetto di chi produce, difendendo la biodiversità come ricchezza grazie alle infinite culture e saperi locali.
La premiazione a Carlo Petrini si svolgerà durante la serata finale del Premio Rebora che si terrà martedì 16 giugno nello storico ristorante Manuelina di Recco, promotore e sostenitore del Premio, durante la quale saranno annunciati anche i vincitori delle altre due tradizionali sezioni: quella rivolta all’autore di un’opera che tratti, nel senso più ampio, la storia, la letteratura, il costume, l’economia connesse alla gastronomia ed alla civiltà della tavola e al “giovane ricercatore”, autore della miglior tesi di laurea, incentrata sui medesimi argomenti.
Ed è proprio la ricerca e l’esaltazione dei valori condivisi da Petrini e dal Premio Rebora che ha spinto l’organizzazione del Premio a promuovere il concorso “Una Ricetta per la Biodiversità”, una novità di questa quarta edizione, dedicata al meraviglioso mondo dei food blogger, invitati a ideare e postare sul proprio blog una ricetta dedicata al tema della Biodiversità utilizzando almeno un Presidio Slow Food Italiano.
Il Comitato Organizzatore composto da Federico Rebora (figlio di Giovanni), Paolo Lingua (scrittore, giornalista e direttore di Telenord), Mauro Boccaccio (capo ufficio stampa Regione Liguria), Giovanni Assereto, Pino Boero e Paolo Povero (docenti dell’Università degli Studi di Genova), Nicola Calleri (storico e scrittore), Giovanni e Gloria Carbone (ristoratori “Manuelina”), Claudio Paglieri (scrittore e giornalista Il Secolo XIX) e Sergio Farinelli (giornalista), individuerà i finalisti della sezione “autori” e della sezione “giovani ricercatori” tra i quali una Giuria scelta dal Comitato Organizzatore, composta da intellettuali, gastronomi ed esperti, individuerà i vincitori.
I vincitori del Premio riceveranno, come ormai da consuetudine, un ‘testo’ in rame (la tipica teglia nella quale si usa cuocere la focaccia di Recco col formaggio) con incise le motivazioni del Premio. Non è un caso che sia stato scelto come riconoscimento proprio un simile oggetto; in questo modo, attraverso un simpatico gioco di parole, si ricorda non solo la teglia legata alla tradizione culinaria genovese, ma anche il ‘testo’ letterario.