Mi era sfuggita la notizia data dal Corriere: il 20 febbraio è stato il “ Margarita day ” che si ripete di anno in anno
Il Margarita è il cocktail a base di tequila di gran lungo più famoso al mondo. Nei suoi 70 anni di vita, ma soprattutto dagli ’70 in poi, il cocktail ha avuto molte varianti, fino all’irriconoscibilità.
Il Corriere della Sera indica che “Il bordo del bicchiere va bagnato con il lime, per poi appoggiarlo rovesciato su un piattino di sale, in modo che quest’ultimo resti attaccato. In uno shaker si mettono 3,5 cl di tequila bianco, 2 cl di Cointreau e 1,5 cl di succo di lime fresco. Dopo la shakerata, si versa nel bicchiere «salato». Con queste proporzioni, è la ricetta Iba, l’associazione dei bartender. In realtà, anche nella sua forma classica, le proporzioni tra gli ingredienti sono molto variabili. Io, per dire, metto un po’ meno Cointreau. E poi qualche goccia d’acqua in cui ho sciolto un po’ di sale. Molti bar lo dolcificano un po’ di più con un cucchiaino di sciroppo di agave, ormai abbastanza diffuso anche in Italia (anche in alcuni supermercati).
Una nota sulla fabbricazione domestica del Frozen. Per farlo a casa, occore un buon frullatore e anche il mettere in conto di danneggiarlo irrimediabilmente. Il marchingeno adatto, infatti, è il blender: che appunto altro non è che un frullatore professionale, con un motore da trattore e lame concepite allo scopo. Se volete comunque fare la prova, mettete gli ingredienti del normale Margarita con tanto ghiaccio nel bicchiere del frullatore. E poi procedere.
Il Body-snatcher
Se invece qualcuno fosse preso da estro innovativo, potrebbe provare questo Body Snatcher consigliato da Booze nerds. Nello shaker in questo caso si mettono 6 cl di tequila, 3 cl di succo d’arancia fresco, 2 cl di limoncello, 1,5 cl di succo di lime fresco. La ricetta prevede anche due spruzzate di bitter di limone nero, poco usato da noi. Io, l’ho omesso. Dopo la shakerata, ovviamente, si serve.”
Che ne dicono le Bucche Sernue e soprattutto Bucca Sernua di Taggia G..M. ?