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Ad occhio nudo delle larve non c’è traccia, la barretta ricorda a tutti gli effetti una energy bar, utilizzata dagli sportivi nelle gare. «Nel 2050 – spiega all’ANSA il ricercatore pusterese di 27 anni – sul nostro pianeta ci saranno circa 9 miliardi di abitanti. Per nutrirli la produzione agricola dovrà quasi raddoppiare, con pesanti effetti per l’ambiente. Salirà il prezzo di carne e verdure».
E qui entrano in scena gli insetti, che sono infatti animali a sangue freddo e producono molte proteine consumando poca energia. «L’allevamento di insetti – sottolinea Klettenhammer – è low tech e facilmente realizzabile anche nei paesi poveri del mondo».
Il prodotto base non si presta solo come cibo, ma anche come mangime per animali. La premiata barretta al müsli, sviluppata assieme a Meinrad Koch, entrambi giovani ricercatori della Società Svizzera di Scienza e Tecnologia degli Alimenti, ha un sapore è molto simile a quelle ‘tradizionalì.
«La barretta – dice Klettenhammer – contiene il 23% di proteine, di cui la metà proviene da vermi della farina». Con una sorta di centrifuga dai vermi viene estratto il 95% delle proteine. Alla fine non resta altro che una farina di colore marrone chiaro.
«Gli insetti – racconta Klettenhammer con convinzione – possono avere un sapore eccellente. Tutto dipende dalla preparazione e questo vale per molti cibi». Secondo una ricerca di Paul Rozin, dell’Università della Pennsylvania, il consumatore perfetto di larve, vermi ed altri insetti sono giovani maschi e la farina di formiche è il prodotto a base di insetti a creare meno ribrezzo negli europei e nei nordamericani. Il progetto di ricerca di Klettenhammer e Koch ha suscitato grande interesse mediatico. La Neue Zürcher Zeitung e la tv pubblica Srf hanno dedicato ampio spazio alla barretta energetica che a questo punto potrebbe addirittura essere commercializzata
(da altoadige.it)