Castelvittorio – HOTEL TERME – Località Madonna Assunta
Tel 0184 241047 – www.ristoranteterme.com
Molte guide lo inseriscono a PIGNA, ma invece è, per pochi metri, in comune di Castelvittorio, questo ristorante/albergo familiare, da sempre un punto di riferimento della ristorazione di questa valle. La conduzione ha esperienza e professionalità e sa stare al passo con i tempi, anche nel look e nelle tendenze d’arredo. Ovunque domina il candore del bianco, ma vengono conservati un massiccio tavolo rotondo lato ingresso con preziosa tovaglia in pizzo dove sono esposti pentolami di rame. Ai tavoli le mise en place sono ovviamente elegantine e la clientela, pur eterogenea, è solitamente poco chiassosa.
Gloria Rossi, insignita di diplomi professionali di prestigio, prepara per voi sette ANTIPASTI (€ 8-12), tra i quali i Barbagiuai (ravioli di zucca fritti), i Previ (lattughe ripiene che, essendo preparati al momento, richiedono un’attesa di 15 minuti). Ma la scelta più sfiziosa è certamente l’assortito misto, con il quale avrete 8 piccoli assaggi di tutti i loro antipasti. Sette i PRIMI PIATTI, (€ 9-12), tra i quali i Fagioli Bianchi di Pigna De.Co. ; oppure i pansotti alla ricotta con salsa di noci e pinoli; oppure i tagliolini ai funghi, in stagione. Ancora sette i SECONDI di CARNE (€ 11-12) tra i quali lo storico agnello da latte alle erbe aromatiche cotto nel forno (attesa 20 minuti) che poi disosserà per voi, al vicino tavolo servant, l’inossidabile patron Silvio Lanteri, Disciple d’Escoffier (foto). Per i DOLCI (€ 5 ) arriva tosto il carrello a due piani, che in questa stagione offre il castagnaccio (personalizzato con nocciole), oppure il bunet agli amaretti, oppure il gelato ai funghi con lunetta di caco ed altri. Oltre alla scelta alla carta, trovate anche un MENU DEGUSTAZIONE di quattro piatti più dessert a 32 EURO; oppure il PICCOLO MENU di due portate più dessert a 22 EURO.
La scelta vini, dei quali molti sotto ai 20 euro, pare ridotta rispetto al passato, ma non è così. Con il titolo “Vi consigliamo questi vini” in carta è purtroppo indicato soltanto il tipo di vino, ad esempio “Rossese di Dolceacqua DOC Superiore”, ma questa dicitura comprende però decine di cantine (Testalonga, Gajaudo, Rondelli etc … etc …), ma non elencate. Lo stesso esempio vale per i Barolo, i Barbaresco e tutti gli altri 16 tipi di vino presenti in carta. Una maniera certamente comoda per il ristorante, ma che toglie il piacere al cliente di leggere e scegliere, pregustando con calma un vino, una cantina, una annata. Speriamo che la ripristino come da sempre, magari completandola con le gradazioni alcooliche (utile antietilometro).
Prendetevi il tempo, a fine pasto, di un distillato con patron Lanteri, che è l’archivio vivente della ristorazione TOP della Riviera dagli anni ’50 in poi e ne ha conosciuto tutti i personaggi! Con lui potrete rivivere i … favolosi anni in cui Sanremo era SANREMO, completando così il tono familiare di una serata da caminetto, con la cucina di una Mamma “eroica” e generosa.
Luigino.filippi@alice.it –