Cagnes sur Mer. Riapre a Les Hauts il mitico LE CAGNARD. Ecco la nuova carta dello chef Rodolphe Loury

La sala da pranzo principale è rinomata per il suo soffitto scorrevole, che si apre per rivelare il cielo azzurro e si estende sulla splendida terrazza e sulla sua sublime vista sul Mar Mediterraneo e sulle colline circostanti. Una nuova CARTA 2024 è stata creata dallo Chef Rodolphe Loury con una cucina raffinata, per degustare prodotti regionali e stagionali. Il link per la carta è : https://www.lecagnard.fr/download/126783 . Per il parcheggio è decisamente consigliabile quello del Planastel, a poche centinaio di metri, senza imprigionarvi nei vicoli che si restringono progressivamente.

Ecco i volti ed i programmi di AROMATICA a Diano Marina del 3 – 4 – 5 maggio 2024.

L’undicesima edizione di Aromatica (Diano Marina, 3-4-5 maggio) si appresta a celebrare le meraviglie del basilico, delle erbe aromatiche e dei prodotti tipici liguri. Quest’anno, Aromatica sarà resa ancora più memorabile dalla presenza di chef di eccezionale talento e impegno, pronti a stupire con creatività e maestria culinaria.

Tra i protagonisti di questo straordinario evento, spiccano nomi ben noti nel panorama gastronomico italiano. Oltre al già annunciato Gianfranco Vissani, gastronomo, scrittore e personaggio televisivo (Casa Vissani, Baschi, Terni, 1 stella Michelin), saranno ad Aromatica altre stelle della cucina: Ivano Ricchebono, di The Cook a Genova (1 stella Michelin), porterà l’avanguardia ligure e l’arte culinaria della sostenibilità; Flavio Costa, mente creativa di 21.9 a Piobesi d’Asti (1 stella Michelin), darà vita a piatti di cucina calda, moderna, istintiva, lineare e immediata; Jorg Giubbani, il visionario chef di Orto a Moneglia (1 stella Michelin), porterà il suo sorprendente eco-sistema di mare, orto e montagna; Giorgio Servetto, chef di Vignamare ad Andora (una stella Michelin verde); Luca Andrè, la mente che sta dietro Soul Kitchen a Torino, genio della cucina vegetale e Alessandro Dentone, Presidente regionale della FIC e chef presso AD Catering a Genova, fatta di maestri della cucina; Luca Bazzano, chef contemporaneo dello storico ristorante Quintilio di Altare (SV); Jacopo Chieppa, chef del Ristorante Equilibrio di Dolcedo (IM), appassionato di lievitati.

Durante l’evento, gli chef si esibiranno in spettacolari cooking show, e presenteranno anche cene a quattro mani, offrendo agli ospiti l’opportunità di scoprire nuovi mondi e gustare creazioni culinarie uniche e indimenticabili.
Dell’elenco fa parte anche Claudio Pasquarelli, chef del Ristorante Da Claudio a Bergeggi, stellato sin quando è rimato aperto al pubblico (oggi serve solo i clienti dell’hotel) che presenterà il suo libro, scritto con il giornalista Stefano Pezzini, di ricette tipiche, della cucina ligure, i prodotti, le eccellenze e le ricette rivisitate in chiave moderna .

In occasione di Aromatica, si terranno anche 3 Cene a 4 mani in strutture qualificate, definite in base alle richieste pervenute e al confronto con le Associazioni di categoria partner della manifestazione. Ne saranno protagonisti tre degli chef sopra citati. Questi i dettagli delle tre serate:

Venerdì 3 maggio – ore 20:00 Jasmin Charme Hotel, Diano Marina
Chef Ivano Ricchebono (The Cook Genova, 1 stella Michelin)

Sabato 4 maggio – ore 20:00
Hotel Caravelle, Diano Marina
Chef Alessandro Dentone e lo staff ligure della Federazione Italiana Cuochi

Domenica 5 maggio – ore 20:00
Pantarei, Diano Marina
Chef Jorg Giubbani (Orto Moneglia, 1 stella Michelin)

IAromatica si avvale anche del patrocinio del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e della Prefettura e della Provincia di Imperia.

Il programma completo della manifestazione viene aggiornato in tempo reale su aromaticadianese.it, dove è già disponibile l’elenco delle strutture alberghiere che – con la collaborazione di Federalberghi Golfo Dianese – nei giorni della manifestazione riserveranno agli ospiti, per permanenze di almeno due notti, un trattamento economico speciale.

La recensione. A Varigotti (SV) il Ristorante Muraglia Conchiglia d’Oro

FINALE LIGURE (Frazione VARIGOTTI)

Locanda MURAGLIA CONCHIGLIA D’ORO

Lungomare Via Aurelia 133 – Tel. 019698015

Dopo 70 anni in cui l’onorato ristorante ha illuminato le notti del lungomare e sollazzato clientela numerosa e fedele, nell’autunno 2023 le voci lo “davano” in via di chiusura permanente ma, invece, dopo qualche mese di riposo, eccolo pronto e pimpante per una nuova stagione che, mi hanno confermato, durerà. Per ottenere uno della decina di tavoli, nelle serate di sabato o equivalenti, occorre armarsi di santa pazienza per settimane (mesi in estate). Chi può meglio scelga giorni feriali, sempre prenotando per tempo. A proposito: aprono alle ore 20 ed è inutile appropincuarsi prima perché sono chiusi a chiave (con me la giovane titolare non si è smossa neppure vedendomi smanigliare la porta d’ingresso a vetri).

L’ AMBIENTE  è razionale, signorile, ma senza inutili sovraccarichi di arredi; le vetrinette dei bicchieri sono linde e così tutta la sala, i tavoli sono ben distanziati e, ridotti di numero, sono apparecchiati classicamente. Prima di sedervi non mancate di godervi la vista di due grandi ceste di pescato, poste a metà della sala a fianco delle griglie infuocate (e inodori, fortunatamente). Dopodiché, una volta accomodati al tavolo eccovi prontamente serviti con un aperitivo, offerto caso ormai raro, di un Prosecco di buona etichetta, accompagnato da morbidi frittini di Panissa, vivaddio mai intrisa d’olio “stanco”. Potrete sbocconcellarla mentre consulterete un semplice foglio bianco formato A4 datato ogni giorno e scritto a mano ma ben leggibile: è la LISTA CIBI, che inizia con il COPERTO € 3 e prosegue con:

ANTIPASTI di Mare (€ 23) una serie di portate ad iniziare dal polpo e patate, poi sardine ripiene con contorno di asparagi di mare ed altro ancora, senza il solito pesce crudo d’uso un po’ ovunque dove si evita di cucinare. In alternativa vengono proposte delle perfette Ostriche di Bretagna (€ 3 l’una).Degli otto PRIMI PATTI (€ 18-29) cito gli Spaghetti all’aragosta locale o le semplici ma invitanti Trenette alle vongole. Degli otto SECONDI PIATTI(€ 25-49), notevole è il pescato del giorno, servito intero in impeccabili preparazioni alla griglia, al sale oppure, preferibilmente al forno e servito perfettamente: tra i migliori assaggiati nell’intera Liguria (€ 8,5 l’etto). Sempreché non preferiate delle più “decise” Sardine in padella con aglio, olio e pepe rosa: la Liguria nel piatto.I DESSERT (€ 12) sono una quindicina, da scegliersi “de visu” dal carrello (foto) che a fine pasto accosta ogni tavolo ricolmo di irresistibili tentazioni per impenitenti assaggi plurimi, magari accompagnati da un vino ad hoc. Le PORZIONI di tutte le portate che precedono sono servite ij quantità GENEROSE; tenetene conto prima di eccedere d’acchito con l’ordinazione iniziale.

La CARTA DEI VINI  elenca una quarantina di buone etichette (delle quali una metà sotto ai 30 euro) e, come un tempo, ha conservato anche la possibilità di quattro vini a “quartino” a 8 euro. Tra i TOP cito uno Spumante metodo Classico  Marcalberto Nature 2019, di Niella Belbo, valida alternativa agli Champagne soliti noti ovunque rincarati e in calo di consumi.   

In passato ho scritto che il SERVIZIO si ostinava a sorridere un giorno su tre, ma forse erano i tempi in cui guardavano di storto le Guide di Ristoranti e le supponenze di certi critici. Intendiamoci, restano giustamente indifferenti verso il proliferare degli stuoli di scrocconi, guidaioli melliflui, influencer tuttologi in offerta e parolai dell’ultima ora ma, con la clientela in generale, la frequenza e la larghezza dei sorrisi sono migliorati, senza gne gne di circostanza, beninteso. Concludendo: se vi “basta” garbo, concretezza, qualità e correttezza e una cucina tradizionale sublime, senza altri altri trallallà per gourmet indomenicati, a prezzi giusti e giustificati, anche voi tornerete ….  

Ecco la prima pasta fresca fatta di farina di foglie di olivo …

“Abbiamo scoperto una nuova pasta fresca, ha il sapore dell’olivo ma mantiene tutte le caratteristiche di una bella pasta artigianale nei profumi e nella consistenza. È l’ultimo parto di Paride Vagnoni, imprenditore visionario e concreto, profondo appassionato delle tradizioni gastronomiche ascolane che ha voluto traghettare verso il futuro attraverso la produzione industriale basata su protocolli di lavorazione che conservano i principi e i sapori dei piatti della nonna.” Così la novità riportata su Il Gambero Rosso da Stefano Polacchi il quale scrive anche: ” ipotizziamo che ci sia una parte di foglie di olivo dentro, che portano sapore e fibra e probabilmente aiutano anche a mantenere un morso perfetto che resta al dente (cosa non ovvia e non semplice per una pasta fresca) oltre che a garantire una chiusura lunghissima in bocca lasciando un palato piacevolmente pulito e fresco grazie a una leggera nota amaricante legata proprio ai polifenoli dell’olivo.”

Il link completo è il seguente: https://www.gamberorosso.it/notizie/pasta-farina-foglie-olivo/?utm_term=82357+-+1589599162-Abbiamo+scoperto+la+&utm_campaign=NL+GIORNALIERA+ITA&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=8763+-+3834+%282024-04-16%29

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